ANCONA – Sarà istituito nelle Marche un Comitato Tecnico Scientifico regionale su fibromialgia e sensibilità chimica multipla, che avrà il compito di predisporre le linee guida per le terapie e la presa in carico dei malati, oltre che di predisporre la formazione e l’aggiornamento professionale del personale. È quanto prevede la proposta di legge approvata ieri (mercoledì 9 febbraio) a maggioranza in Consiglio regionale.
La Pdl (proposta di legge) prevede la creazione di due registri regionali distinti, anziché di un registro unico, per le due patologie, e l’individuazione sul territorio di una struttura di riferimento per i malati di sensibilità chimica multipla, distinta da quella già operativa per la fibromialgia.
Le due patologie
La fibromialgia è una sindrome che si caratterizza per dolore muscoloscheletrico diffuso (muscoli e strutture connettivali come legamenti e tendini) e affaticamento. Colpisce circa 1.5 – 2 milioni di Italiani. Si tratta di una forma di reumatismo extra-articolare o dei tessuti molli.
La Sindrome da sensibilità chimica multipla (Multiple chemical sensitivity syndrome – MCS) o Intolleranza idiopatica ambientale ad agenti chimici (IIAAC) è un disturbo cronico, reattivo all’esposizione a sostanze chimiche, a livelli inferiori rispetto a quelli generalmente tollerati da altri individui, e in assenza di test funzionali in grado di spiegare segni e sintomi.
Gli interventi previsti dalla Pdl
Fra le iniziative previste, la promozione di campagne di prevenzione e sensibilizzazione, una relazione annuale sul monitoraggio delle due patologie. «Un passo avanti importante nei confronti di nuove patologie che spesso si ha difficoltà a diagnosticare per tempo dagli stessi sanitari e che, invece, meritano grande attenzione e sensibilità verso chi, purtroppo, ne è affetto e ne soffre» ha detto il capogruppo di Fratelli d’tala Carlo Ciccioli, primo firmatario del provvedimento, a iniziativa dei Consiglieri di FdI Leonardi, Andrea Assenti, Marco Ausili, Nicola Baiocchi, Pierpaolo Borroni, Andrea Putzu, e per Rinasci Marche Luca Santarelli.
Una legge che di fatto promuove la prevenzione, la diagnosi e la cura di queste patologie finora trascurate. «I tratti distintivi di questa Legge regionale – hanno ricordato in Aula – sono l’istituzione presso la Giunta del Comitato tecnico scientifico regionale sulla fibromialgia e la sensibilità chimica multipla, con specifiche funzioni propositive e consultive».
Tra gli aspetti salienti rimarcati dalla presidente della Commissione Sanità Elena Leonardi, «è che saranno creati due centri di riferimento uno all’ospedale Carlo Urbani di Jesi (fibromialgia) da rafforzare e l’altro all’ospedale Torrette di Ancona, Clinica medica, (sensibilità chimica multipla)».
Come ha ricordato Leonardi, «siamo partiti dalla constatazione che la precedente Legge regionale, del 2017, non è stata efficace, per questo abbiamo deciso di rileggerla rendendola più incisiva. La Fibromialgia è una patologia diffusa, con diverse fasce di gravità, alle quali il Sistema Sanitario deve dare una risposta. Finalmente il ministro alla Salute, Roberto Speranza ha confermato che sarà inserita entro l’anno nei Lea».
Si tratta di una patologia che affligge un numero limitato di persone a cui va data una risposta e che «non possono essere lasciate sole». Il capogruppo di Fratelli d’Italia Carlo Ciccioli si è detto «molto soddisfatto dell’approvazione, in quanto colloca la nostra Regione con un ruolo all’avanguardia anche in questo campo. Sui tempi di realizzazione dei due Centri, questi spetteranno all’Asur o all’Azienda ospedaliera che sono gli Enti gestori della salute. Speriamo presto e bene sia in termini di personale che di dotazione strumentale».