Ancona-Osimo

Reddito di cittadinanza, tra soddisfatti e delusi

Nelle Marche sono state presentate complessivamente 14.699 domande. Tra i beneficiari c'è chi ha ricevuto cifre inferiori alle aspettative e chi invece si sente fortunato per aver preso il sussidio. Ecco cosa hanno raccontato

Poste Italiane
Poste Italiane

ANCONA – C’è chi è soddisfatto e chi si aspettava di più. Il reddito di cittadinanza divide la platea dei beneficiari ed è terreno di scontro politico già da mesi. Nelle Marche sono state 14.699 le domande presentate, l’1,82% di quelle richieste complessivamente in Italia, ovvero 806.878. Ancona, la provincia capofila con 4.514 domande, seguita da Pesaro Urbino con 3.302, Macerata con 2.996, Ascoli Piceno con 2.375 domande e infine Fermo con 1.512 (Fonte: Inps). Ma al di là dei numeri come stanno andando le cose?  Lo abbiamo chiesto ai diretti interessati, ovvero a chi il reddito di cittadinanza lo sta prendendo.

Tra i delusi e arrabbiati c’è Roberto Pasqualini, disoccupato 64enne, residente ad Osimo: «Prendo solo 92 euro di reddito di cittadinanza perché nel 2017 ho lavorato con una cooperativa che si occupa della pulizia delle strade dagli escrementi dei piccioni, dalla quale percepivo intorno ai 300 euro al mese. Poi sono andato in Naspi (disoccupazione) e ora mi ritrovo solo con 92 euro al mese. Ma come si fa ad andare avanti solo con questo? – si domanda – Se una persona è disoccupata come si fa a mettere tra i requisiti l’Isee di due anni prima. Queste cose andrebbero considerate. Sono molto arrabbiato perché così non ce la faccio, mi sembra una presa in giro. Voglio che qualcuno mi spieghi perché prendo solo 92 euro. Così è una vergogna».

Si dice soddisfatta, invece, Laura Chiapasco, 46 anni, originaria del Piemonte ma da oltre 20 anni nelle Marche e residente ad Osimo. Dopo aver lavorato per anni nell’ambito dell’arte contemporanea, anche come organizzatrice di fiere e di eventi, per Laura nel 2016 è arrivata impietosa la diagnosi di cancro. Una malattia che le ha messo sotto sopra la vita impedendole di lavorare. Ricoverata per mesi in ospedale, viene operata all’Istituto Nazionale Tumori di Milano e dopo quasi due anni di calvario l’incubo finisce.

Nonostante debba ancora fare dei controlli ogni due mesi oggi sta meglio, però la malattia ha bloccato nel lavoro non solo lei, ma anche il suo compagno, un artista, che per assisterla ha mollato tutto. Le difficoltà economiche non sono tardate ad arrivare, da quel momento la scelta e insieme la necessità di chiedere il sussidio economico: «Avevo già sentito parlare del reddito di cittadinanza e quindi ho presentato domanda – racconta Laura- .Punto focale l’inserimento nel mondo del lavoro, perché stando meglio vorrei riprendere l’attività al più presto».

Anche se entrambi avrebbero avuto diritto al sussidio, la domanda l’ha presentata solo Laura, mentre il suo compagno si è rimesso in moto sotto il profilo lavorativo. In seguito ai suoi problemi di salute sta prendendo l’invalidità per cui percepisce 495 euro al mese di reddito di cittadinanza. «Nel frattempo sto frequentando un corso di informatica che terminerà i primi di luglio – spiega – . Sono già andata al centro per l’impiego per le ore di volontariato, lì però mi hanno detto di attendere l’arrivo dei navigator». «Presentare la domanda è stato molto semplice e i tempi di risposta e di erogazione sono stati rapidi – sottolinea – il reddito di cittadinanza dura 18 mesi rinnovabile dopo un mese per altri 18 mesi, e se nel frattempo si trova un lavoro, il reddito va a chi assume la persona beneficiaria del sussidio».

Il reddito di cittadinanza va speso entro il mese successivo, non può essere accantonato, «soldi che vanno in circolo nell’economia locale». «Si cerca di spenderli nei negozi che magari rischiano la chiusura, perché comunque siamo consapevoli che si tratta di un grande regalo. Molte persone non vedono l’ora di poter ricambiare questo dono con le ore di volontariato. C’è anche chi ha preso una cifra inferiore alle aspettative, ma questo è da imputare all’Isee che era calcolato sui redditi del 2017. A maggio però la situazione è stata sistemata e chi ha preso poco ora rientra in conteggi più giusti».