Ancona-Osimo

Marche “regione dei teatri”: la proposta di Latini per il Piano triennale della cultura

L'assessore alla Cultura Giorgia Latini ha illustrato i contenuti del piano triennale della Cultura, ed ha espresso la volontà di candidare la regione a patrimonio Unesco per i suoi teatri

Il teatro Misa di Arcevia
Il teatro Misa di Arcevia

ANCONA – Candidare le Marche all’Unesco come regione dei teatri. A lanciare la proposta, che rientra nel piano strategico regionale per rilanciare l’asset culturale, è stato l’assessore alla Cultura Giorgia Latini, nel suo intervento durante la seduta odierna del Consiglio regionale.

L’Aula consiliare ha approvato a maggioranza il piano triennale della cultura 2021-2023 che punta alla valorizzazione del patrimonio regionale che conta 383 musei, 95 teatri storici, 329 biblioteche. Un piano bocciato dal gruppo consiliare del Pd, mentre il Movimento 5 Stelle si è astenuto.

Capisaldi del corposo piano, la valorizzazione dei borghi storici, le grandi celebrazioni di personaggi illustri, gli eventi espositivi, insieme agli interventi sui sistemi culturali per creare anche nuove opportunità e occasioni per gli operatori afflitti dalla chiusure imposte dalla pandemia.

Il piano triennale punta a promuovere anche gli operatori emergenti del sistema culturale, con un focus speciale sui giovani delle aree del cratere sismico, conferendo un ruolo più forte alle amministrazioni comunali nell’attuazione di una propria programmazione culturale.

Fondamentale poi l’interazione tra la promozione culturale, educativa, del volontariato e del welfare. Fari accesi sui teatri marchigiani. «Il teatro deve ritornare ad essere punto di riferimento delle nostre comunità» ha detto l’assessore Latini, sottolineando che rappresenta un «collettore delle associazioni culturali» e per questo «deve tornare ad essere vivo».

«Se la nostra regione ha così tanti teatri – ha detto Giorgia Latini – è perché questi sono da sempre un punto di riferimento». Una strategia quella della Regione che punta al rilancio dei luoghi della cultura, anche tramite il progetto dei teatri in comunità, con l’obiettivo di stimolare la creatività giovanile degli under 35 e con un focus sulla tutela del teatro amatoriale.

Giorgia Latini

L’assessore in Aula ha sottolineato l’intenzione di utilizzare i piccoli teatri, puntando sugli spettacoli dal vivo. «Attraverso la cultura possiamo rilanciare la regione, un grande cammino da fare dopo le chiusure forzate» che hanno afflitto il mondo dei lavoratori del mondo dello spettacolo, dei musei, teatri e degli altri luoghi della cultura, che ora si preparano alle riaperture.

Non solo teatri, ma anche cinema. Latini ha evidenziato che grazie anche alle risorse comunitarie, si potrà concretizzare una «nuova visione culturale» che punti a potenziare anche il cineturismo, a sostenere le produzioni marchigiane e attrarre produzioni importanti che possano garantire alle Marche una grande visibilità nazionale e internazionale. 

L’assessore alla Cultura ha poi acceso i riflettori sul progetto di rinascita dei borghi, presentato ieri – 19 aprile – a Palazzo Raffaello, che include un festival e un’ampia cornice di riqualificazione dei centri storici con la realizzazione dell’Albergo Diffuso, una modalità di accoglienza alternativa a quella tradizionale. Inoltre ha annunciato la realizzazione di un protocollo per realizzare una rete regionale marchigiana per il welfare del territorio.

Francesco Acquaroli

Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli nel suo intervento ha ricordato il periodo durissimo legato alla pandemia che ha colpito in maniera particolare il settore della cultura. Inoltre ha definito il piano come uno «strumento di partenza» per «ricostruire una visione condivisa, che sappia valutare nel merito ogni fattispecie e legare la cultura e turismo». Infine ha ricordato che «sono state messe in campo le risorse che avevamo per consentire al settore di guardare con speranza al futuro».

La consigliera regionale della Lega Chiara Biondi ha sottolineato l’intreccio tra la promozione della cultura e l’impatto positivo sull’economia del territorio, grazie alla valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale.

Il capogruppo di Fratelli d’Italia Carlo Ciccioli ha sottolineato che il piano triennale con gli elementi di novità, fra i quali l’Agenzia per il Turismo e l’Internazionalizzazione, segna una discontinuità rispetto alle precedenti gestioni. Critico invece il Pd con il consigliere regionale Andrea Biancani che ha lamentato la mancanza di un confronto con il mondo del sistema culturale marchigiano e l’assenza di sostegni legati alla crisi covid. Se da un lato ha plaudito alla volontà di valorizzare le piccole realtà dell’entroterra, ha chiesto di non dimenticare le realtà importanti del territorio.

I dem hanno attaccato Ciccioli per aver dichiarato di voler sviluppare la cultura marchigiana e non quella multietnica, mentre il capogruppo di Fratelli d’Italia ha controbattuto che il Pd negli anni ha creato un sistema di potere.