Ancona-Osimo

Marche in bilico verso l’arancione, l’Rt sale a 0,98

L'incremento di casi positivi negli ultimi sette giorni registra un +33% rispetto alla settimana precedente. Per la regione questa settimana potrebbe essere difficile restare in zona gialla

ANCONA – Cresce l’indice Rt nelle Marche, che passa da 0,91 della scorsa settimana a 0,98 dell’attuale e le Marche sono in bilico verso l’arancione. I contagi che stanno interessando la provincia di Ancona spingono verso l’alto l’indice di trasmissibilità del virus della nostra regione, che rischia di tornare in zona arancione. Oggi la cabina di regia dell’Istituto Superiore di Sanità stabilirà la zona in cui si collocheranno le Marche, fascia che da quanto si apprende non dovrebbe scattare più ogni domenica, ma di lunedì per non far perdere il weekend alle attività e soprattutto per consentire ai cittadini di organizzarsi.

Intanto il governatore Francesco Acquaroli dopo aver stoppato gli spostamenti in entrata e in uscita dalla provincia di Ancona, mettendo poi i 20 comuni dell’Anconetano più colpiti in zona arancione, questa mattina si appresta a siglare una nuova ordinanza per porre in dad al 100% tutte le scuole superiori delle Marche, e anche le seconde e terze classi delle medie nelle sole province di Ancona e Macerata, da sabato 27 febbraio a venerdì 5 marzo.

Una decisione che arriva dopo il vertice di ieri con l’Ufficio Scolastico Regionale e l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, dal quale è emerso che i contagi che coinvolgono il mondo scolastico si registrano prevalentemente nella fascia d’età 11-13 anni e 14-18, con quasi 7mila studenti in quarantena, che tradotto in termini spiccioli significa almeno un positivo per ognuna delle 331 classi marchigiane poste in isolamento.

“Da copione” la zona arancione scatta in maniera automatica con un valore dell’indice di trasmissibilità del virus (Rt) a quota 1, ma questa settimana con 0,98 per le Marche potrebbe essere davvero difficile conservare la zona gialla (fascia di rischio moderato) non solo a causa dell’escalation di contagi, legato alla variante inglese e ad alcuni casi di brasiliana, ma anche per la pressione sulle strutture ospedaliere, anche se in questo caso la cosiddetta soglia critica (30% in terapia intensiva e 40% in area medica) era già stata superata anche nelle scorse settimane. Nelle Marche, secondo il Ministero della Salute i ricoverati con sintomi sono 559.

La curva epidemia sta salendo un pò in tutto il Paese, spinta dalle varianti che dilagano soprattutto in alcune regioni, fra le quali spiccano appunto anche le Marche. Paolo Spada, chirurgo vascolare dell’Humanitas Research Hospital di Milano, che da alcuni mesi redige aggiornamenti quotidiani sui dati nazionali nella sua pagina Facebook chiamata “Pillole di Ottimismo”, rileva che le colpite dal maggior incremento di casi (in termini di variazione percentuale di nuovi casi registrati negli ultimi sette giorni, rispetto ai 7 precedenti) sono Piemonte (+53.9% negli ultimi sette giorni rispetto ai sette precedenti), Lombardia (+51.3%), Veneto (+46.1%), Friuli VG (+41.8%), Toscana (+41.4%), Basilicata (+39.4%), Marche (+33%), Emilia Romagna (+32.8%), Trento (+29%).

L’incidenza su base nazionale è al momento di 171 nuovi positivi ogni 100.000 abitanti in 7 giorni. Le Regioni con i valori più elevati sono Bolzano, con 486 casi, seguono Trento (348), Emilia Romagna (275), e Abruzzo (247). L’incidenza più bassa è in Sardegna, con 26 casi.