ANCONA – «Attendiamo gli ultimi dati ma, come previsto ormai da tempo, i numeri dei ricoveri dell’area medica e delle terapie intensive sono sulla soglia del passaggio di fascia» in zona arancione. A dirlo è il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli.
Nella giornata di oggi la cabina di regia che decide la classificazione delle regioni nelle diverse fasce di rischio. Da otto giorni consecutivi i contagi sono in flessione, come riferito dall’Osservatorio Epidemiologico della Regione Marche, ma nonostante questo l’andamento dei «ricoveri purtroppo ci potrebbe condurre alla zona arancione» dice il presidente.
Nell’attesa dell’ordinanza del ministro della Salute Speranza, il governatore rimarca che «la scorsa settimana le Regioni avevano chiesto al Governo nazionale di rivedere la classificazione per colori, che ormai riteniamo superata in questa nuova fase della pandemia, completamente diversa rispetto alle precedenti e che, oltre a non portare benefici, rischia di aggravare la crisi, spinta anche dagli aumenti delle bollette e dai rincari energetici. Nonostante questo forte appello il Governo non ha voluto mettere mano nel nuovo decreto alle fasce ed ora rimaniamo in attesa delle sue decisioni».
Incidenza e occupazione ospedaliera: il confronto con la settimana scorsa
Questa settimana le Marche hanno sforato tutti i tre parametri che fanno scattare il passaggio della fascia di rischio successiva, ovvero dalla gialla all’arancione. Ricordiamo che il passaggio in zona arancione scatta al superamento della soglia di incidenza fissata a 150 casi su 100mila abitanti, della percentuale di posti letto nelle terapie Intensive oltre il 20% e dell’area medica sopra il 30%.
Rispetto a sette giorni fa, la saturazione dei ricoveri Covid nelle terapie Intensive scende lievemente passando dal 22,6% (dato Osservatorio Epidemiologico delle Marche aggiornato al 27 gennaio) al 21,1% (dato Osservatorio Epidemiologico delle Marche aggiornato al 4 febbraio). Nei reparti di area medica invece il trend è in crescita: qui la percentuale di occupazione dei posti letto sale passando dal 29,75% al 32,9%.
Per quanto riguarda l’incidenza dei nuovi casi positivi, come dicevamo la curva registra una flessione e in sette giorni si passa da 2.549,41 a 2.128,60 casi su 100mila abitanti.