ANCONA – Nuovo assessore alla cultura al Comune di Ancona: nel giorno delle dimissioni dell’assessore uscente Anna Maria Bertini, che ritorna agli incarichi in Regione Marche, il sindaco Daniele Silvetti ha ufficializzato il nuovo incarico, che va a Marta Paraventi. Storica dell’arte, giornalista, docente di storia dell’arte, Marta Paraventi si è laureata in lettere moderne e specializzata in storia dell’arte e delle arti minori all’università degli studi di Bologna, perfezionandosi nella gestione e la valorizzazione dei beni culturali nel contesto territoriale con la scuola Normale di Pisa. Dopo aver svolto la libera professione nel campo dei beni culturali, ha lavorato come funzionario della Regione Marche dal 2000 al 2020 con responsabilità importanti nel settore dei musei, di catalogazione, mostre, destination marketing, spettacolo e attività culturali. Tra le tante attività svolte, ha curato nel 2014 il progetto The Genius of Marche, valorizzazione del patrimonio culturale della Regione Marche attraverso due documentari prodotti da Ballandi Arts per Sky Arte. Docente di ruolo al liceo artistico Mannucci di Ancona, attualmente insegna storia dell’arte all’Accademia di Belle Arti di Macerata. Nel 2023 ha curato con Annalisa Trasatti il Grand Tour vanvitelliano di Ancona, nel 2024 il progetto museologico del riallestimento dei Musei Civici di Villa Colloredo Mels di Recanati, progettando la Lorenzo Lotto Digital Experience. È curatrice della rassegna saggistica d’arte, all’interno di Passaggi Festival di Fano. E da oggi anche assessore alla cultura del Comune di Ancona, con altre deleghe, cioè quelle alle fondazioni culturali, alle politiche comunitarie, e alla Macroregione adriatico ionica.
«Ho ricevuto oggi le dimissioni dell’assessore alla cultura, Anna Maria Bertini – ha detto il sindaco Daniele Silvetti –: ho avuto modo di approfondire alcuni aspetti, una riflessione che avevamo fatto da qualche giorno, la ringrazio per il senso di lealtà e di correttezza che ha sempre manifestato nei miei confronti e della giunta e per l’impegno profuso e le attività svolte. Presentiamo il nuovo assessore, Marta Paraventi, persona di grande esperienza e spessore, un tecnico, fortemente da me voluto, che ha ben presente le linee guida e gli obiettivi che ci siamo posti, di rilancio della cultura di questa città, partendo dall’identità, dalla storia della città, da quelle che sono le tante testimonianze e le caratteristiche architettoniche. Collaborerà con altri assessori, in particolare con quelli di turismo e scuola. Vogliamo ripartire proprio dalla scuola per rilanciare il concetto di cultura. È importante che aumenti il dialogo con la città, con l’ascolto degli operatori della cultura, con cui costruire un percorso culturale in cui il Comune di Ancona mette il suo per quello che produrrà direttamente e per il resto valorizza ciò che viene dal territorio. Intendiamo parlare con tutti, atteggiamento estremamente laico, non ideologico. La cultura non è né di destra né di sinistra, la cultura di Ancona deve guardare avanti e in alto».
«Ringrazio il sindaco per la fiducia – ha attaccato Marta Paraventi –. Ci siamo confrontati e ci siamo subito trovati sulla stessa linea di voler rilanciare assolutamente la città di Ancona, di volerla mettere al centro di politiche regionali, nazionali e internazionali. Con Ancona voglio stringere un patto culturale per la città. Mi piace condividere progetti, parlare con gli operatori, sarà fondamentale per arrivare a un calendario unico degli eventi, per progettare un calendario di mostre sostenibile. Un progetto che parta dal patrimonio della nostra pinacoteca, ma con attenzione al contemporaneo. L’assessore alla cultura si occupa anche di tante attività immateriali che toccano il vivo delle persone, le loro emozioni, le loro passioni. Per questo è necessario che ci sia un patto culturale con la città». Sulla Mole e la sua destinazione Marta Paraventi ha aggiunto: «Un importantissimo contenitore, l’ho sempre vista e vissuta come una cittadella della cultura, aperta e destinata a linguaggi del contemporaneo, per la maestosità dei suoi spazi, adatti a progettare installazioni, presenze contemporanee molto spinte. C’è anche un museo importantissimo, con la sua collezione di design. Può diventare un punto di riferimento per la vivacità culturale di Ancona. Ancona può essere un grande polo culturale urbano, dove la pinacoteca fa la sua parte, con una funzione che non può avere la Mole. La pinacoteca, la biblioteca, la Mole, ogni contenitore ha la sua identità e il suo ruolo. Così come il Teatro delle Muse, per teatro, musica e lirica. Una cultura da mille sfaccettature».