Ancona-Osimo

Marzo più caldo della storia, l’esperto Univpm: «Critica l’alternanza delle temperature»

Sotto la spinta del surriscaldamento globale i ghiacciai europei si sciolgono e si scioglie anche il ghiaccio marino artico e antartico

Giorgio Passerini
Il professor Giorgio Passerini

ANCONA – Marzo 2025 è stato il secondo mese più caldo della storia. A certificarlo è l‘osservatorio Copernicus. A livello globale la temperatura media sulla superficie terrestre è stata di 14,06 gradi, +0,65 gradi sopra la media del trentennio di riferimento 1991-2020, e +1,60 sopra il livello pre-industriale. Le anomalie più evidenti hanno riguardato l’Europa orientale. A crescere è stata anche la temperatura media della superficie del mare che è arrivata a 20,96 gradi.

Sotto la spinta del surriscaldamento globale i ghiacciai europei si sciolgono e si sciolgono anche il ghiaccio marino artico e antartico: il ghiaccio marino artico si è assottigliato di un 6% rispetto alla media, segnando un nuovo record negativo in termini di estensione che ha toccato i minimi storici, così come per il ghiaccio marino antartico.

Un quadro che è cambiato completamente nel mese di aprile che ha visto l’alternanza di caldo, freddo e nevicate. «Le nevicate in aprile non sono insolite – spiega il professor Giorgio Passerini, docente all’Università Politecnica delle Marche – per quanto riguarda il mese di marzo l’aspetto insolito è che ormai questo mese non è più invernale a tutti gli effetti e, infatti, globalmente è stato particolarmente caldo».

L’esperto evidenzia come aspetto critico «l’alternarsi di temperature più calde e più fredde», negative per le coltivazioni. «Questi cambiamenti sono figli di sistemi che diventano imponenti, come l’alta pressione che ha portato aria gelida dalla Siberia, ma ce ne accorgiamo di più in estate con l’anticiclone africano. In pochi giorni c’è stata un’escursione termica di 15 gradi, siamo passati da -7/-8 gradi rispetto alla media stagionale a +7/+8 gradi rispetto alla media».

«Sono gli effetti paralleli dei nuovi flussi d’aria, fenomeni che si verificano in maniera sempre più imponente» spiega. Intanto il bel tempo cede il passo alle piogge che nei prossimi giorni si alterneranno a brevi giornate di pausa per poi riprendere e proseguire per diversi giorni. «Sarà una Pasqua bagnata – prosegue – arriverà molta pioggia ma ad essere colpito sarà soprattutto il Tirreno dove si scaricheranno gli effetti della perturbazione, una saccatura di aria proveniente dal Nord che sta arrivando nel Mediterraneo con precipitazioni importanti».