ANCONA – Le difficoltà registrate dall’Ancona Matelica nell’ultimo mese, sono mentali. Il problema, come ha spiegato il preparatore atletico Alberto Virgili, non sono fisiche. Il gruppo è giovane, ragazzi con poca esperienza che hanno accarezzato l’idea di agguantare il primato giocandosi il tutto per tutto a Reggio Emilia. Non riuscendoci, il tonfo è stato accusato da tutto il gruppo. All’orizzonte c’è già la partita di Carrara. Si gioca sabato 13 alle 15, in diretta su Raisport. «Mai come ora serve una vittoria per invertire la tendenza e cambiare marcia. Questi periodi esistono nel corso del campionato, anche l’anno scorso a Matelica abbiamo vissuto qualcosa di simile totalizzando pochi punti in un range di sei partite – ha detto Virgili -. Serve un episodio».
Virgili, conferma quindi che a livello fisico la squadra sta bene?
«A livello di condizione stiamo bene, paradossalmente siamo messi meglio rispetto ad altri aspetti. Io credo che ad oggi stiamo pagando un qualcosa di prettamente psicologico per il resto non riscontro campanelli d’allarme».
Dopo la sfida con la Reggiana, c’è stato un crollo. Perché?
«Arrivare al Mapei Stadium in quelle condizioni ha fatto scattare in tutti noi la speranza di potercela giocare. Dopo quella sconfitta i fatti dicono che i risultati sono venuti a mancare e ci siamo ritrovati in una situazione di poca fiducia che ha portato a delle disattenzioni maggiori. Niente di clamoroso, dobbiamo risollevarci e riprendere a macinare verso i nostri obiettivi».
L’umore all’interno dello spogliatoio, qual è?
«Per come vedo giorno dopo giorno i ragazzi posso dire che la nostra squadra, se attenta e concentrata, può mettere in difficoltà chiunque ma non siamo la Reggiana e questo mi sembra chiaro. Abbiamo accusato un po’ il colpo, il gruppo è molto giovane ma avrà la forza di reagire ne siamo tutti sicuri».
Capitolo infortuni: Del Sole come sta? E Ruani?
«Ruani ha rispettato la tabella di marcia ed è di nuovo a disposizione. Per Del Sole decideremo se procedere con un’ecografia oppure no. Dobbiamo prima valutarlo sul campo. Ferdinando è sensibile a infortuni di questa tipologia, pensate che negli ultimi dodici, tredici mesi alla Juventus U23 ha avuto tanti giorni di stop anche per un problema al malleolo. Dobbiamo recuperarlo interamente perché può darci una grande mano ma bisogna fargli ritrovare equilibrio a livello corporeo».