ANCONA – Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli ha espresso il proprio «plauso per l’importante esito dell’operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Ancona che ha permesso di individuare una maxi-frode fiscale per quasi 2 miliardi di euro e una complessa rete di società fantasma, segno tangibile dell’alta professionalità e della dedizione al proprio lavoro».
L’operazione che ha portato alla scoperta di 140 imprese fantasma, denominata ‘Fast & Clean’, aveva mosso i primi passi proprio nelle Marche, da un controllo fiscale e antiriciclaggio nei confronti di un imprenditore terzista straniero del distretto industriale tessile dell’hinterland di Senigallia (Ancona). Poi si è allargata coinvolgendo altre regioni. Più di 30 le perquisizioni eseguite dalla Guardia di Finanza sul territorio nazionale, tra le province di Milano, Varese, Brescia, Monza, Padova, Ragusa. I finanzieri di Ancona, guidati dal generale Barbera, sotto il coordinamento dalla Procura di Ancona, hanno scoperto fatture false per 1,7miliardi. Ottantacinque gli indagati per frode fiscale.
«Queste operazioni sono importanti – dichiara il governatore Acquaroli -perché gratificano le imprese e i cittadini, contribuenti onesti che rispettano regolarmente la legge. Mi complimento con le Fiamme Gialle per l’intensa attività investigativa che ha fatto emergere le operazioni illecite e per la loro puntuale azione di affermazione della legalità sul territorio».
Al plauso del presidente della Regione Marche alle fiamme gialle anconetane, si unisce anche il sottosegretario al Mef Lucia Albano. «Mi complimento con il lavoro delle donne e degli uomini della Guardia di Finanza per l’eccellente lavoro svolto – afferma Albano-. Siamo orgogliosi dell’esito di questa operazione che è perfettamente in linea con la politica di tolleranza zero attuata da questo Governo verso gli evasori totali ed i frodatori».