ANCONA – Uno yacht mastodontico: quasi come quelli che si trovano solo nelle isole spagnole, a Monaco, o nei Porti turistici di lusso per eccellenza, quali – ad esempio – quello di Malaga. Anconetani con il naso all’insù per scrutare dal basso verso l’alto un natante che – diciamola così – fa fatica a passare inosservato.
Uno yacht alto quanto un palazzo, forse anche un po’ di più: bianco lucido, lo stemma che ruota a prua in base al vento. E una chiglia che è circa il doppio della prua della barca a vela (sotto sequestro) ormeggiata davanti.
Il mega yacht che ha attraccato in questi giorni al Porto dorico è fermo a pochi metri dall’Arco Clementino, transennato dall’Autorità di sistema portuale a seguito di qualche crollo.
La Fontana dei due Soli di Enzo Cucchi ben s’intona con i colori sobri e chic dell’imbarcazione: vetri oscurati, bandiera di cortesia italiana e, sul flying bridge, alcune fodere a coprire le parti più delicate del ˊLady A George Townˊ. È infatti questo il nome dell’imponente signora dei mari posizionata davanti la Cattedrale di San Ciriaco.
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Questo è il secondo mega yacht che arriva ad Ancona in pochi giorni dopo lo ˊStella Mˊ (clicca qui), di sette metri più corto e di dimensioni più ridotte. ˊLady Aˊ batte bandiera delle Isole Cayman: che sia la solita storiella di società off-shore che lo affittano ai grandi ricconi? Oppure c’è forse qualche magnate straniero (o italiano) in giro per la città?
La passerella era abbassata, i vetri erano oscurati. Ieri (venerdì 14 giugno), alle 20, lo yacht era ancora là. La sua lunghezza è spaventosa: 67 metri. E può arrivare ad accogliere fino a quattordici ospiti in sette cabine, esclusi i quattordici membri dell’equipaggio.
Il ˊLady Aˊ è stato progettato da Giorgio M. Cassetta e l’architettura navale è stata sviluppata da Benetti. Costruita con un ponte in teak, ha uno scafo in acciaio e una sovrastruttura in alluminio. Gli interni sono un sogno ad occhi aperti. Le poche foto che circolano in rete la dicono lunga sul lusso a cui ci si può abbandonare navigando a bordo di uno yacht simile, fatto di tre piani. Non sarebbe la prima volta, in questi ultimi tempi, che lo yacht naviga in acque italiane.