ANCONA – Concerti, dj set, incontri, mostre, vintage & vinyl market. Tutto ruota intorno alla musica e al periodo d’oro del rock indipendente italiano: gli anni ’90. Alla Mole Vanvitelliana di Ancona arriva La Mia Generazione Festival, prima edizione della kermesse organizzata dal Comune di Ancona – Assessorato alla Cultura e con la direzione artistica di Mauro Ermanno Giovanardi, cantautore e storica voce dei La Crus.
«Non un “amarcord”, sia chiaro. Ma un viaggio attraverso un’epoca che ha fortemente condizionato tutto ciò che è successo dopo nell’ambito della musica indipendente di casa nostra. Così, dal 13 al 16 settembre, la Mole Vanvitelliana diventa una sorta di “factory” dove da pomeriggio a sera si alterneranno momenti di incontro e dibattito con alcuni tra i maggiori protagonisti del panorama musicale e discografico italiano, e performance live costruite e pensate appositamente per il festival», dicono gli organizzatori.
«Grazie ad un lavoro collettivo, si crea ad Ancona un grande momento di spettacolo e cultura – ha detto l’assessore alla cultura Paolo Marasca – ma anche di riflessione sul presente e futuro della musica, del sistema musicale italiano, dei tantiragazzi che di musica vogliono e hanno il diritto di vivere».
Gli ospiti della kermesse sono: Marlene Kuntz, Almamegretta, Raiz, Mauro Ermanno Giovanardi, Cristina Donà, Eva Poles (Prozac+), Rachele Bastreghi (Baustelle), Ginevra Di Marco, Umberto Palazzo, Valerio Soave (Mescal), Vittoria Burattini, Edda, Luca De Gennaro, Daddy G, Guido Harari, Cristiano Marcelli, Francesco Paolo Chielli (Yuppie Flu), Mara Redeghieri, Stefano Senardi, Federico Guglielmi, Luca Valtorta.
«Contribuire alla conoscenza della stagione musicale degli anni ’90, condividere con chi li ha vissuti e con chi è più giovane oggi quel fermento artistico e culturale che ci ha animati, è l’obiettivo più importante del progetto “La mia generazione”, a cui dedico il mio impegno da più di un anno – ha affermato Mauro Ermanno Giovanardi – non un “amarcord”, quindi, ma un evento contemporaneo, di performance coinvolgenti che partono da un passato abbastanza recente per ispirare il futuro. Tenere le cose buone del passato e farle evolvere per lasciare nuovi segni è infatti un messaggio importante. Ringrazio il Comune di Ancona e in particolare l’Assessore Paolo Marasca per aver avuto il coraggio di credere e collaborare allo sviluppo di questa idea di Festival, offrendoci un palcoscenico di così grande fascino e prestigio. La Mole è un luogo la cui storia dimostra come alla fine l’inclusione vinca sempre sull’esclusione ed è dunque il posto perfetto per coinvolgere più persone possibili nella scoperta o ri-scoperta di questa stagione irripetibile della musica e della cultura italiana».