ANCONA – Consente di eseguire in pochissimi minuti una diagnosi di un sospetto tessuto neoplastico in sala operatoria, accorciando notevolmente i tempi dell’iter. È il microscopio confocale robotizzato in dotazione al blocco operatorio dell’ospedale Salesi di Ancona, terzo pediatrico in Italia a disporre di questa strumentazione tecnologicamente all’avanguardia. La donazione è stata resa possibile grazie al generoso contributo del Lions Club International Foundation, del Lions Club International Distretto 108a Italia, del Leo Distretto 108a Italia, della Fondazione Ospedale Salesi Onlus, dell’Università Politecnica delle Marche e dell’Azienda ospedaliero universitaria delle Marche, insieme ad una rete di enti, aziende e banche del territorio.
Lo strumento è già in dotazione all’Oncologia Pediatrica del Salesi di Ancona dove è stato collocato all’interno del Blocco operatorio e utilizzato sui primi pazienti. Nel dettaglio il microscopio permette di eseguire diagnosi istopatologiche e citologiche in pochissimi minuti durettamente in sala operatoria, con una importante riduzione dei tempi, in quanto si evitano il trasporto del campione nel laboratorio di Torrette e una serie di procedure che portano a consumare il campione, non rendendolo più utilizzabile in futuro. Lo strumento viene usato in campo onco ematologico, .ma anche ambulatoriale sia per i pazienti pediatrici che adulti ginecologici sui quali sono in corso specifici progetti di studio. Numerose le applicazioni possibili: in gastroenterologia pediatrica per la diagnosi istologica della celiachia e in dermatologia pediatrica per la diagnosi di nevi e melanomi.
Alla presentazione sono intervenuti, il vice presidente della Giunta Regionale e assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, il presidente del Consiglio Regionale Dino Latini, il presidente della IV Commissione Sanità Regionale Nicola Baiocchi, la consigliera regionale Micaela Vitri consigliere segretario dell’Assemblea Legislativa delle Marche, il direttore sanitario dell’AOU delle Marche Claudio Martini, il presidente del Consiglio comunale di Ancona Simone Pizzi, il sindaco di San benedetto del Tronto Antonio Spazzafumo.
La Chairperson per il Distretto 108a Leo (Romagna, Marche, Abruzzo e Molise), Roberta Di Marco ha ripercorso le tappe del progetto che hanno portato alla donazione, nata con la matratona solidale di San Benedetto del Tronto, ‘Corri con Martina’, un evento benefico a sostegno della ricerca contro il cancro. «Il supporto della nostra Fondazione Distrettuale – ha detto -, ci ha consentito di raggiungere la somma necessaria per poter procedere alla richiesta del Grant alla Fondazione Internazionale. Il sostegno economico della Fondazione Lions Clubs International in questo progetto è stato fondamentale ed essenziale». Inoltre ha ricordato ha figura dell’ex presidente della Fondazione Antonello Maraldo.
«La donzione era nata originariamente da alcuni service Lions i cui ricavati vengono da sempre destinati in ambito oncologico» ha ricordato il Governatore del Distretto 108a, Marco Candela, sottolineando che il microscopio a scansione robotizzata permette di ridurre «sia il tempo operatorio che di anestesia». La direttrice della Fondazione Ospedale Salesi Onlus, professoressa Laura Mazzanti ha ricordato che la Fondazione è impegnata quotidianamente in co-terapie e attività di ricerca, «il cui obiettivo è quello di promuovere il benessere psicofisico dei bambini ricoverati e in cura presso l’Ospedale Salesi» e quello delle loro famiglie.
L’assessore alla regionale alla Sanità e vicepresidente della Giunta regionale Filippo Saltamartini ha spiegato che la Regione ha investito tutte le proprie risorse nell’AOU delle Marche ed ha manifestato la vicinanza dell’istituzione ai sanitari che sono il motore dell’ospedale. «Il contributo e l’impegno di tanti soggetti diversi, rappresenta un esempio di responsabilità per la promozione della salute e del benessere della comunità e in modo particolare dei bambini che sono il nostro futuro» ha detto, rimarcando che la nuova strumentazione sarà di «validissimo supporto all’attività dei nostri professionisti», per questo ha ringraziato per la donazione. L’Ospedale Salesi di Ancona è «una eccellenza della nostra sanità – ha detto il presidente dell’Assemblea Legislativa delle Marche, Dino Latini – e strumentazioni come il Microscopio Confocale contribuiscono ad elevare ulteriormente il livello tecnologico nella diagnostica». Infine, ha assicurato l’impegno dell’istituzione a sostegno della struttura sanutaria.
«Grazie al Lions e a tutte le aziende che hanno contribuito a questo bellissimo progetto – ha detto il presidente della IV Commissione Sanità Regionale, Nicola Baiocchi – . La sanità regionale ha bisogno anche del contributo dei privati in questo momento di difficoltà del Sistema Sanitario Nazionale, dovremmo essere bravi noi adesso, a cercare di utilizzare questi macchinari nel miglior modo possibile e continuare a gestire questo ospedale come una vera eccellenza marchigiana». Il rettore dell’Università Politecnica delle Marche, Gian Luca Gregori, ha inviato una propria dichiarazione, nella quale ha spiegato che «la donazione contribuisce a raggiungere nuovi standard di qualità per l’assistenza sanitaria e la ricerca, in questo modo mettiamo in campo tutte le energie possibili per offrire ai pazienti le cure migliori. La tecnologia innovativa del Microscopio, unita alle competenze di medici e operatori sanitari garantiscono diagnosi più accurate e precoci per i pazienti dell’Oncologia Pediatrica».
In rappresentanza del Comune di Ancona è intervenuto il presidente del Consiglio comunale di Ancona, Simone Pizzi, il quale ha parlato di «una giornata molto importante per la città di Ancona e per il suo ospedale. Questa donazione a favore dell’ospedale pediatrico Salesi – ha aggiunto – è un privilegio e un vanto che arricchisce la sanità della nostra città. Una eccellenza, l’ospedale Salesi, che il Comune di Ancona vuole tutelare e difendere. Avere un ospedale pediatrico è una ricchezza che pochi capoluoghi hanno. È imprescindibile continuare a dotare il pediatrico di personale, servizi ed apparecchiature: questa deve essere una priorità». I medici sono intervenuti sui benefici del microscopio confocale a scannerizzazione robotizzata.
La professoressa Gaia Goteri, direttrice della SOD di Anatomia Patologia dell’AOU delle Marche e professoressa ordinaria di Anatomia Patologica all’Università Politecnica delle Marche, in particolare ha spiegato che lo strumento consente diagnosi mentre simultaneamente l’anatomopatologo in servizio a Torrette è in grado di formulare da remoto il consulto istologico. «Grazie allo strumento, infatti, si evita il trasporto del campione tra i due poli ospedalieri, il congelamento, il taglio e la colorazione delle sezioni. Permette inoltre di accertare in tempi rapidissimi la rappresentatività del campione prelevato e ne consente la conservazione per la ricerca di eventuali marcatori molecolari di malattia».
Il responsabile SOSD Neurochirurgia Generale con Particolare Interesse Pediatrico, Roberto Trignani, ha spiegato che il microscopio confocale ha una importanza fondamentale nella neurochirurgia, permettendo di distinguere il tessuto oncologico da quello sano durante la fase operatoria, di avere una diagnosi molto veloce e di verificare la radicalità dell’asportazione del tumore. Lo strumento, hja spiegato, si presta vantaggiosamente anche all’impiego «durante interventi chirurgici di asportazione di tumori in awake», a paziente sveglio e collaborativo.
Per il direttore della SOD di Chirurgia Pediatrica, Giovanni Cobellis, lo strumento premette di orientare i chirurghi pediatri sul tipo di intervento da eseguire e gli oncologi pediatri sulla eventuale chemioterapia successiva. «Abbiamo già testato il microscopio nella diagnosi di un complesso caso di tumore renale in una bambina di quattro anni – ha spiegato – e ci accingiamo a farlo nella diagnosi intraoperatoria di una grave malformazione congenita intestinale in un bambino di due mesi». Uno strumento, ha puntualizzato la dottoressa Paola Coccia, direttore SOsD di Oncoematologia Pediatrica, dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche che «permette di guidare i chirurghi durante l’intervento chirurgico e di riservare la maggiore aggressività chirurgica ai casi maligni oltre che di risparmiare i tessuti sani». «Il Microscopio Confocale rappresenta un’opportunità unica di miglioramento della diagnosi e gestione delle pazienti affette da patologia ginecologica – ha detto il professor Andrea Ciavattini, direttore della Clinica di Ostetricia e Ginecologia -. La possibilità di interazione tra il chirurgo ginecologo e l’anatomo-patologo permette di modulare ‘in diretta’ gli interventi chirurgici, con performance chiaramente superiori al tradizionale esame estemporaneo”. L’utilizzo dello strumento “permetterà una conservazione più affidabile dei tessuti sani – conclude -, in particolare nelle giovani pazienti sottoposte a intervento chirurgico».
La consigliera regionale Micaela Vitri, consigliere segretario dell’Assemblea Legislativa delle Marche, a margine dell’evento ha sottolineato che il microscopio laser «rappresenta una novità importante per bambini e famiglie che così potranno avere una diagnosi rapidissima in caso di neoplasie». Vitri ha parlato di «una vittoria di tutto il sistema, ma in particolare dei privati, non della sanità pubblica, perché questa donazione è stata possibile solo grazie ai Club Lions», con il contributo di un gruppo di banche, aziende, fondazioni e associazioni. In particolare, ha ricordato di aver contribuito «in una iniziativa» in cui «abbiamo organizzato un’asta pubblica (il 19 giugno a Gabicce) insieme al Comune di Gabicce e ad Auser» grazie alla quale «i cittadini hanno potuto in gruppo contribuire alla raccolta fondi. Per cui una minima parte di questo microscopio laser arriva anche dai cittadini di Pesaro, Gabicce e anche Urbino, grazie proprio al nostro Lions Club».