Ancona-Osimo

Migranti al porto di Ancona, la Protezione civile pronta ad installare i moduli di prima accoglienza

La nave sarà accolta alla banchina 22. Il dirigente della protezione civile Stefano Stefoni: «Metteremo in campo lo stesso modello di prima accoglienza adottato in precedenza»

Immagine di repertorio

ANCONA – Sarà ancora la banchina 22 ad accogliere i nuovi migranti in arrivo al porto di Ancona. La Geo Barents di Medici Senza Frontiere torna infatti nel capoluogo marchigiano, dopo il primo approdo avvenuto a gennaio quando all’imbarcazione umanitaria era stato assegnato lo scalo dorico.

Questa volta, da quanto si apprende, sono 48 i migranti a bordo della nave, fra i quali 9 minori, salvati al largo della Libia, mentre erano su una imbarcazione di legno. La Geo Barents dovrebbe arrivare ad Ancona dopo un viaggio di 5 giorni, ma la data di arrivo non è stata ancora ufficializzata.

Questa mattina alle 12 è convocato un vertice in Prefettura ad Ancona al quale parteciperà il capo del Dipartimento di Protezione civile delle Marche Stefano Stefoni per fare il punto sull’organizzazione dell’accoglienza dei nuovi migranti in arrivo.

«Mettiamo in campo lo stesso modello di prima accoglienza adottato in precedenza, quando c’è stato il primo sbarco di migranti ad Ancona, a gennaio – spiega Stefano Stefoni – Già da oggi inizieremo a montare le attrezzature utilizzate l’altra volta, sulla banchina 22. Un modello che abbiamo già verificato funzionare bene».

I moduli installati per l’accoglienza dei migranti salvati dalle navi umanitarie saranno gli stessi utilizzati a gennaio: si tratta di 5 container che verranno impiegati per la prima accoglienza appena sbarcati dalla nave, per le procedure di identificazione dei naufraghi, come ambulatorio medico per una prima assistenza sanitaria, per l’attesa prima del trasferimento nei centri di accoglienza assegnati, e come servizi igienici.