ANCONA – Percuoteva, insultava e minacciava di morte la convivente che, per le violenze subite, più volte era dovuta ricorrere alle cure al Pronto soccorso. Questa mattina, i poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Ancona hanno concluso una delicata attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona, che ha avuto come epilogo l’applicazione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico del 21enne G.S., pluripregiudicato, responsabile di maltrattamenti ai danni della sua convivente ventenne.
Il provvedimento cautelare di carcerazione è stato disposto a seguito della richiesta formulata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona. La vittima, una giovane ventenne, aveva conosciuto G.S. nel 2010 e, dopo poco tempo, i due iniziarono una relazione sentimentale. A partire dal 2013, quando i due erano ancora minorenni, le cose cominciarono ad andare male e la vita della ragazza si trasformò in un vero e proprio inferno tra percosse, insulti, maltrattamenti e minacce di morte, fino a dover ricorrere più volte all’ospedale. Raggiunta la maggiore età, i due decisero di andare a convivere a casa di G.S., ma all’interno della famiglia i rapporti con il ragazzo e con gli altri componenti (suocera e due fratelli) erano pessimi per le estreme divergenze di opinioni e per i dubbi che la madre di G.S. nutriva sulla fedeltà della nuora. A fine luglio 2017, dopo l’ennesima lite, è cessata la convivenza in quanto la giovane ha deciso di tornare a vivere nella casa di sua madre.
Tuttavia, dopo alcuni mesi di insistenti pressioni da parte dell’uomo, la giovane è tornata a vivere con lui, vittima della medesima ossessività e della gelosia manifestata dall’uomo e, in generale, sottomessa alla totale sopraffazione su cui era fondato il rapporto tra i due. Numerosissimi gli episodi di violenza psicologica e fisici che hanno portato la ragazza diverse volte al Pronto Soccorso. Dopo le denunce presentate negli uffici della Questura, i poliziotti della Squadra Mobile di Ancona, Sezione reati di genere contro le fasce deboli, con estrema delicatezza visto anche l’alto livello di pericolosità e aggressività dell’indagato, hanno ricostruito l’intera vicenda che si protraeva da anni, convogliandola in un fascicolo di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Ancona. Nelle prime ore della mattinata odierna, i poliziotti hanno raggiunto G.S. nella sua abitazione e lo hanno arrestato. Successivamente lo hanno condotto in carcere a Montacuto, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.