ANCONA – Continue minacce di morte e vessazioni nei confronti della ex compagna dalla quale aveva avuto un figlio. È così che è finito in manette un uomo già noto alle forze dell’ordine, 30enne residente nel bolognese ma originario di Jesi. Nonostante fosse stato colpito dalla misura del divieto di avvicinamento alla ex e al loro bambino e all’intimazione di non comunicare più con loro, l’uomo non la smetteva di perseguitare la giovane donna con continue telefonate, messaggi WhatsApp e sms, nei quali le rivolgeva minacce di morte con il chiaro intento di renderle la vita impossibile.
A mettere fine alle persecuzioni, sono stati i carabinieri della Stazione di Ancona Brecce Bianche che nella giornata di ieri (26 settembre) hanno posto lo stalker agli arresti domiciliari. Il provvedimento è stato disposto dal Gip del Tribunale di Ancona su richiesta del Pm Valentina Bavai, che ha coordinato le indagini, a seguito all’attività investigativa svolta dai carabinieri che ha consentito di raccogliere un quadro indiziario importante a carico del 30enne.
La povera donna si era chiusa in se stessa e non riusciva più a reagire, ma grazie al sostegno e allo sprone dei carabinieri ha trovato la forza di denunciare ancora una volta l’uomo, ormai convinto di tenerla in pugno.
Un provvedimento scattato in tempi celeri anche grazie al codice rosso che assegna corsie preferenziali per le denunce di violenza domestica perpetrata contro donne e minori.