ANCONA – I poliziotti della Questura di Ancona hanno dato esecuzione all’Ordinanza di applicazione della misura cautelare disposta dal Gip presso il Tribunale di Ancona, con la quale è stato disposto il divieto di avvicinamento con applicazione del braccialetto elettronico a carico di un 40enne italiano. L’uomo è ritenuto responsabile del reato di atti persecutori nei confronti dell’ex compagna con l’aggravante della recidiva reiterata infraquinquennale.
Il provvedimento dell’Autorità Giudiziaria, prevede il divieto di avvicinamento alla vittima ed ai suoi familiari ad una distanza non inferiore a 500 metri, con l’applicazione braccialetto elettronico, oltre al divieto di comunicare con gli stessi attraverso qualsiasi mezzo (telefono, mail, social e quant’altro).
Da quanto appreso durante la fase investigativa condotta dalla Squadra Mobile e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona, l’indagato, nel mese di dicembre 2023, cagionava alla donna un perdurante e grave stato di ansia e di paura, ingenerando nella stessa un fondato timore per l’incolumità propria e dei propri familiari, tanto da essere costretta a modificare le abitudini di vita come evitare di uscire per incontrare l’uomo solo, in luoghi pubblici per non restare sola con lui. In particolare, l’uomo, la ingiuriava ripetutamente svalutandola alla presenza del figlio, controllava i suoi spostamenti e la minacciava di ucciderla, di non farle più vedere il bambino, insultava anche il padre e la sorella di lei. Alle fine di dicembre l’odierno indagato era arrivato anche ad aggredire il cognato della donna insultando e minacciando nel contempo la stessa, urlando contro di lei alla presenza del figlio.
La gravità dei fatti induceva la donna a prendere la decisione di rivolgersi alla Questura di Ancona per denunciare i fatti.
All’esito dell’attività info-investigativa il G.I.P. presso il Tribunale di Ancona, accogliendo la richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica, disponeva l’applicazione della predetta misura cautelare che, veniva applicata all’indagato dagli agenti della Squadra Mobile con l’applicazione del braccialetto elettronico.