Ancona-Osimo

Minori stranieri non accompagnati, Acquaroli: «Protocollo molto importante». Mancinelli: «Strumento operativo»

La presidente Anci ha sottolineato l'importanza dell'operatività del protocollo che definisce le procedure per la definizione dell'età dei minori non accompagnati, il governatore ha garantito la massima disponibilità della Regione

Un momento della presentazione del protocollo in Prefettura ad Ancna

ANCONA – «Un progetto molto importante che guarda ai più fragili, in una fase della loro vita complicata e in un territorio dove non hanno nessuno a cui potersi affidare e su cui poter contare». Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha decritto in questi termini il “Protocollo Operativo – Territoriale di Intesa sull’Identificazione e sull’Accertamento dell’età dei minori stranieri non accompagnati” siglato questa mattina 23 marzo a Palazzo del Governo ad Ancona, dalle cinque Prefetture delle Marche (Ancona, Ascoli Piceno, Macerata, Fermo e Pesaro Urbino), dalla Regione Marche, dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Ancona e dall’Anci Marche.

Un documento con cui le istituzioni hanno gettato e definito le procedure operative per la definizione dell’età dei minori stranieri non accompagnati che arrivano sul suolo marchigiano. «Un contributo tecnico» quello della Regione, ha fatto notare il governatore, che passa «per il tramite del nostro staff sanitario. Fa piacere se può essere anche implementato».

Francesco Acquaroli, presidente della Regione Marche, mentre sigla il protocollo

Acquaroli ha assicurato «la disponibilità massima e assoluta» della Regione, «a cercare di fare sì che questo protocollo possa essere funzionale e che il contributo sia fattivo e possa essere realmente utile». In tal senso ha ribadito la volontà di collaborare con tutte le istituzioni perché «la gestione del territorio è una sfida complessa, complicata, molto appesantita anche dai fatti che purtroppo negli ultimi anni condizionano il nostro vivere, dalla pandemia, e oggi anche da una guerra alle porte d’Europa». Questioni, la pandemia e la guerra, sulle quali il governatore ha ribadito la «disponibilità, come accade oggi per questo protocollo, per la dare la più ampia e massima garanzia di collaborazione nei confronti di tutte le Istituzioni». 

Valeria Mancinelli, presidente Anci Marche

La presidente Anci Marche, Valeria Mancinelli, ha parlato di «un protocollo importante» perché accompagnato da «un aggettivo importante, cioè operativo: non è una di quelle classiche dichiarazioni di intenti» che «poi rimangono solo parole», ma «è uno strumento operativo, cioè è un accordo firmato tra le diverse istituzioni, che dice esattamente chi fa cosa, come e quando, per affrontare e gestire il tema dei minori stranieri non accompagnati che vengono rintracciati sul nostro territorio».

Un tema che secondo Mancinelli «pone mille problemi per affrontare i quali è necessario organizzare la risposta delle pubbliche amministrazioni e oggi si è fatto un pezzo di strada in questo senso, quindi una giornata utile». Secondo la presidente Anci Marche, «ora serve mantenere risorse economiche e di personale sufficienti a poterlo realizzare, e alcune semplificazioni sul piano normativo nazionale».

Giovanna Lebboroni, procuratrice per i minori

La procuratrice per i minori Giovanna Lebboroni ha ricordato che «a seguito del tavolo interistituzionale avevo emanato tre linee guida per tutto il distretto. L’operatività era già tendenzialmente buona, ottima direi, questo protocollo non aggiunge in relazione all’attività concreta, ma è un simbolo di una sinergia tra le istituzioni che si vogliono sedere attorno ad un tavolo». «Non ci saranno più le mie linee guida monocratiche per tutta la regione – aggiunge -, ma ci si trova intorno a principi condivisi: lo erano già, perché erano stati condivisi al tavolo, ma la firma di un protocollo non è solo formale».