ANCONA – Si è spento nelle scorse ore Benito Osimani, all’età di 88 anni, cittadino benemerito e ciriachino d’argento 2024 del Comune di Ancona, figura di spicco del sindacalismo anconetano e uno dei protagonisti del movimento dei lavoratori metalmeccanici negli anni ’70.
«Con la scomparsa di Benito Osimani, perdiamo una figura storica del sindacato anconetano, che ha segnato profondamente il mondo sindacale e sociale – afferma Alessandro Mancinelli, responsabile Cisl Ancona – Persona schietta e generosa, senza timori reverenziali, sempre dalla parte dei più deboli, il suo ricordo rimarrà vivo in tutta la Cisl».
Osimani è stato un rappresentante di primo piano della Federazione Lavoratori Metalmeccanici (FLM), il sindacato unitario che riuniva le tre grandi sigle sindacali Cgil, Cisl e UIil. Fino agli anni ‘80 Osimani ha militato all’interno della Fim Cisl (Federazione Italiana Metalmeccanici) di Ancona, dove si è distinto per il suo impegno a sostegno e tutela dei diritti dei lavoratori, in particolare del Cantiere Navale di Ancona, dove iniziò a lavorare giovanissimo. La sua carriera sindacale è poi proseguita con un ruolo di rilievo all’interno della UST (Unione Sindacale Territoriale) di Ancona, di cui è stato componente della segreteria a partire dal 1982. Tra il 1987 e i primi anni ’90, Osimani è stato responsabile sindacale per la zona sud di Ancona e Osimo, proseguendo il suo lavoro di tutela e rappresentanza dei lavoratori, in un periodo segnato da importanti cambiamenti economici e sociali. Nel 1991, ha concluso la sua esperienza nella segreteria UST di Ancona per andare in pensione, ma il suo impegno a favore dei cittadini non si è fermato. Dal ‘92 fino al 2004 è stato alla guida di Adiconsum Ancona, l’associazione a difesa dei consumatori.