ANCONA – Presidio dei lavoratori del Ministero della Cultura davanti alla sede della Prefettura di Ancona. Una trentina i lavoratori che si sono dati appuntamento davanti a Palazzo del Governo, insieme ai rappresentanti sindacali Fp Cgil, Cisl Fp e Uilpa per protestare contro la grave carenza di organico che mette a rischio l’apertura dei musei, biblioteche e archivi.
Una iniziativa che rientra nell’ambito della mobilitazione nazionale e che nelle Marche interessa 300 lavoratori. I sindacati hanno evidenziato che il personale è dimezzato negli ultimi dieci anni, tanto da portare ad una situazione intollerabile specie nella Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio (Sabap), dove si registra un sottorganico del 50%, spiega Giorgio Paterna di Fp Cgil.
Non solo, il sindacalista spiega che nelle Marche il Sabap è stato suddiviso in Marche sud e Marche nord, dove però «Marche Nord deve farsi carico anche di Marche sud che conta solo 4-5 dipendenti, una dicotomia – precisa – che rischia di compromettere la continuità del lavoro».
Secondo i sindacati infatti molte pratiche passano proprio attraverso questi uffici, come ad esempio quelle della ricostruzione post sisma, alcuni progetti del Pnrr, il bonus facciate e Superbonus 110%. Una delegazione sindacale è stata ricevuta dal Prefetto di Ancona Darco Pellos il quale ha assicurato che si farà portavoce delle istanze nazionali legate alla protesta e di quelle a maggior caratterizzazione regionale.