ANCONA – «Al più presto attiveremo un tavolo di confronto sulla nautica, un settore strategico per l’economia marchigiana». Lo annuncia l’assessore alle Attività Produttive della Regione Marche, Andrea Maria Antonini. Un comparto spiega, che «muove qualcosa come 1miliardo di euro solo nella nostra regione, creando occupazione e coinvolgendo numerose filiere produttive».
«Riteniamo che questo sia un comparto strategico per l’economia marchigiana – dice – che oltre alla cantieristica genera un importante indotto anche in altre filiere, come arredi, audio e video, sistemi satellitari, domotica, impiantistica, e che oltre al porto di Ancona coinvolge anche gli altri porti marchigiani. Per questo come Regione stiamo studiando soluzioni per sostenere questo importante settore, un fiore all’occhiello della nostra economia».
L’impegno della Regione è diretto sul fronte della logistica e delle infrastrutture. «Abbiamo aperto un dialogo con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale e con le imprese della nautica per comprenderne le necessità e per condividere strategie utili allo sviluppo ulteriore di questo comparto». Tra le strategie che l’assessore intende portare avanti c’è anche quella della produzione di Idrogeno verde nelle Marche, da fonti rinnovabili.
Un gruppo di imprese marchigiane dal 12 al 17 settembre ha partecipato al ‘Cannes Yachting Festival’, il più importante appuntamento in acqua d’Europa che riunisce i protagonisti della nautica da diporto che con l’occasione espongono in anteprima le loro novità. A Cannes si sono recati l’assessore alle Attività Produttive della Regione Marche Andrea Maria Antonini, il direttore dell’Atim Marche, Marco Bruschini, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale, Vincenzo Garofalo e la dirigente del Dipartimento Sviluppo Economico della Regione Marche, Stefania Bussoletti.
Tra le imprese presenti alla vetrina internazionale, anche sei fra quelle appartenenti all’Associazione Marche Yachting and Cruising (AMYC), un cluster che raggruppa 25 aziende, eccellenze del territorio, che con la loro attività hanno fatto delle Marche uno dei principali distretti di riferimento per gli yacht di lusso e le navi da crociera di lusso. Imprese che da sole incidono per quasi un terzo sulla produzione regionale.
Tra i soci, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale e l’Università Politecnica delle Marche, che lavora in tandem con le imprese in progetti di innovazione e ricerca: tra le priorità del cluster, guidato da Maurizio Minossi, c’è quello di fornire alle aziende manodopera qualificata e qualità, puntando a intercettare i talenti dell’ateneo dorico. A questo scopo nel novembre scorso, al Teatro delle Muse di Ancona, l’Associazione Marche Yachting and Cruising aveva illustrato ad una platea di oltre 400 studenti delle scuole superiori, provenienti da tutte le Marche, le opportunità professionali offerte dal comparto della nautica.
Ora però l’associazione punta ad alzare l’asticella e la sfida è quella di attrarre nelle Marche gli yacht anche dopo che sono stati costruiti e affidati agli armatori. Cogliere il mercato delle manutenzioni garantirebbe ulteriore sviluppo alle imprese del territorio che coinvolgono un’ampia filiera. Accanto a questo obiettivo c’è anche l’ambiziosa sfida di intercettare un turismo alto spendente come quello che ruota attorno al mondo degli yacht e delle navi da crociera di lusso, un settore che, dati alla mano, genera ricchezza e occupazione, come dimostrato da una ricerca macro-economica realizzata dal professor Donato Iacobucci dell’Università Politecnica delle Marche, presentata proprio a Cannes il 15 settembre.
«La ricerca macro-economica dell’Università Politecnica delle Marche, che durerà fino ad inizio 2024, aiuta l’Associazione a capire meglio le dinamiche di sviluppo del cluster e a darci ancora più consapevolezza di insieme – dice il presidente del cluster Maurizio Minossi -. Come AMYC lavoriamo da due anni su formazione, supporto alla innovazione e rapporto con le istituzioni; a novembre – annuncia -, sempre di concerto con la Regione Marche e l’Autorità Portuale del Medio Adriatico Centrale, parleremo anche di come richiamare gli yacht prodotti, sia per riparazioni/manutenzioni che per turismo di alto livello».
La fotografia scattata dall’ateneo dorico evidenzia che il comparto della nautica di lusso nelle Marche conta 200 siti produttivi e un numero di addetti pari a 3.309 unità, l’11,3% del totale regionale. Il fatturato del settore, che nel 2022 ha superato il miliardo di euro, è trainato principalmente dall’export che rappresenta oltre il 90% delle vendite. Per il 2023 la ricerca prevede una crescita del fatturato stimata tra il 15% e il 20%: quello delle navi da crociera di lusso è il segmento che registrerà la crescita più elevata secondo la ricerca macro-economica. La produzione nautica e da crociera si caratterizza per la rilevanza di prodotti e servizi acquistati da fornitori specializzati e circa l’80% delle attività è affidato alle filiere dei terzisti presenti nel territorio.
Il 74% delle vendite effettuate da fornitori specializzati sono indirizzate alle aziende operanti nel settore della nautica da diporto e delle crociere. Inoltre, i fornitori specializzati operano non solo sul mercato locale ma anche a livello nazionale e internazionale, fungendo da ponte per lo scambio di conoscenze e competenze tra la regione e il mercato globale.