Ancona-Osimo

Ancona, i negozianti di Corso Mazzini: «Perché il cantiere al Mercato delle Erbe va a rilento?»

«La situazione è già difficile così, tra pandemia e rincari. Non bisogna perdere tempo. Ci sono tre giorni di ritardo», spiegano i commercianti

I lavori a rilento in Corso Mazzini

ANCONA – Cantiere di Corso Mazzini, i negozianti protestano per i ritardi: «I lavori non dovevano cominciare l’8 gennaio? Sono passati quattro giorni e il primo camion si è visto ieri. Un camion che, però, ha scaricato solo alcune transenne. Non so cosa sia venuto a fare», fa notare Flavio Zoppi, del famoso bar ˊAlla tazza d’oroˊ.

«Hanno montato una sorta di cancello mobile, ma siamo all’11 gennaio, cioè ieri. Il mio auspicio è che i lavori durino effettivamente 18 mesi, come previsto, e che tutto fili liscio e senza intoppi. Ma di questo passo – sottolinea il conosciutissimo barista – chissà quando finiremo».

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Sono questi i timori anche di Laura Turchetti, di Harmony: «Sembrava tutto pronto e invece siamo ancora così. Certo, ora la mia vetrina, senza gli ambulanti (che si sono trasferiti in Corso Garibaldi, ndr), è più libera e la gente che passa si ferma. Però, mi chiedo quando inizieranno a lavorare al Mercato delle Erbe», riflette la commerciante.

«Per il nostro settore non è un bel momento e ora ci mancava questa» – evidenziano Zoppi e Turchetti. «Dopo pandemia e guerre la situazione non è bellissima», commenta ancora il barista, che esce dal locale per vedere se qualcosa si sia effettivamente mosso in questi giorni.

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«Prima con le bancarelle ero invisibile. Ora che non ci sono, molta più gente guarda le mie vetrine – ribadisce Turchetti – Prima le persone passavano in mezzo e guardavano soprattutto le bancarelle. Ora vedo molta più gente che guarda la vetrina, ma bisogna vedere come si sviluppa il cantiere. No a mezzi pesanti davanti al mio negozio».

Nessun camion fino al 10 giugno

Concorda con lei Mauro Vitaloni, della macelleria ˊCarni 1ˊ. Chiediamo a Turchetti se – a lungo termine – preferisca che le bancarelle di Corso Mazzini siano definitivamente spostate in Corso Garibaldi, o comunque altrove: «Mah – osserva lei – ci sono pro e contro. È vero che mi oscurano e che divento invisibile, ma è vero pure che attirano gente. Se chi mi sta davanti avesse un attimo di accortezza di non mettere stendini proprio a ridosso del mio locale, allora al limite andrebbe bene. CI si deve adattare con buon senso ed educazione. Il mercato porta comunque gente».

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«È una vera e propria attrazione turistica, l’Italia è cresciuta a pane e mercato» – evidenzia Luca Francalancia, uno dei 25 bancarellari che sono stati spostati per consentire il corretto svolgimento del cantiere al Mercato liberty di piazza delle Erbe.

«I lavori dureranno 18 mesi? Beh, lo speriamo tutti – si augura un negoziante, che preferisce l’anonimato – Io in realtà sapevo che il termine era tra 26 mesi, ma potrei anche sbagliarmi. Forse, i ritardi sono dovuti all’erogazione col contagocce dei fondi del Pnrr e a lungaggini burocratiche. E comunque – dice lui – che senso ha lamentarsi per quattro giorni di ritardo se davanti abbiamo mesi e mesi di cantiere?».