Ancona-Osimo

Ancona, quasi novecento richieste di risarcimento al Comune in cinque anni

«E' utile che i cittadini conoscano questi numeri – ha spiegato la sindaca – per evitare di intraprendere contenziosi che rischiano di essere solo un costo». La replica di Angelo Eliantonio: «Per le strade 35 milioni di euro, soldi spesi malissimo»

Buche in città

ANCONA – Negli ultimi cinque anni il Comune di Ancona ha pagato 168mila euro di risarcimenti danni ai propri cittadini, circa 33mila euro l’anno, le richieste sono state complessivamente 875, una media di 175 all’anno. Tanto o poco, è un dato che fotografa la situazione che in questi ultimi anni ha dovuto fronteggiare l’amministrazione comunale per i danni derivati ai cittadini, e riconosciuti dalla giustizia – a fronte di richieste di oltre dieci volte superiori – dalla situazione delle strade di competenza comunale. E’ quanto è emerso stamattina 14 marzo in consiglio comunale in seguito a un’interrogazione del consigliere Angelo Eliantonio, cui ha risposto la sindaca Valeria Mancinelli, che ha cominciato enumerando le richieste di risarcimento ricevute dall’amministrazione comunale anno per anno: «Nel 2018 abbiamo ricevuto 261 richieste di risarcimento, nel 2019 sono state 223, nel 2020 126, nel 2021 125 e nel 2022 140», ha spiegato la sindaca, che poi ha illustrato i numeri anno per anno degli importi richiesti e di quelli pagati, appunto 168mila euro a fronte di richieste complessive per circa 2,3 milioni.

«Credo che sia utile conoscere questi dati – ha aggiunto la sindaca – perché siccome c’è una voce che sta girando, cioè che conviene chiedere i danni al Comune, questi dati dimostrano che non è così. La media del pagato dal Comune è inferiore al 10% dei richiesto, nel 2022 addirittura irrisoria, l’1%. E’ utile che i nostri concittadini lo sappiano, anche per evitare di impelagarsi in contenziosi con il Comune che rischiano di diventare solo un costo». La replica del consigliere Eliantonio sull’argomento non ha risparmiato critiche all’amministrazione comunale: «Concordo in parte – ha detto Eliantonio –, ma non sull’atteggiamento, perché ogni amministratore dovrebbe mettere i cittadini nelle condizioni di non pensarci neanche, a una richiesta di risarcimento. Per le strade sono stati spesi 35 milioni di euro, soldi spesi malissimo, come per le opere pubbliche. E’ un dato di fatto, e le ragioni sono molteplici: c’è un problema che riguarda l’organizzazione, il controllo e il collaudo dei lavori pubblici».