Ancona-Osimo

Nuova udienza Banca Marche, in Aula Pietro Lanari

L'imprenditore edile anconetano, il cui gruppo figura fra i maggiori debitori dell'istituto di credito jesino, è tornato a testimoniare nel processo ripreso dopo il blocco dell'attività giudiziaria per la pandemia di coronavirus

Il tribunale di Ancona
Il tribunale di Ancona

ANCONA – Nuova udienza del processo per il crac di Banca Marche in Tribunale ad Ancona. Dopo il blocco dell’attività giudiziaria per la pandemia di coronavirus, in Aula torna Pietro Lanari, l’imprenditore titolare dell’omonimo gruppo che figura fra i maggiori debitori dell’istituto di credito jesino, con una esposizione di oltre 250milioni di euro. L’ultima udienza si era tenuta il 25 febbraio scorso, quando l’imprenditore edile anconetano era stato ascoltato dal collegio presieduto dal giudice Francesca Grassi.

Nel corso della sua testimonianza, durata solo qualche decina di minuti, Lanari ha risposto alle domande degli avvocati della difesa. A condurre l’esame sono stati il legale degli imputati Stefano Vallesi e dell’ex dg Massimo Bianconi, che lo hanno sollecitato sui finanziamenti ricevuti dall’Istituto di credito.

Nel corso della precedente udienza Lanari aveva lamentato l’interruzione dei finanziamenti da parte della banca con un conseguente blocco dei cantieri: all’epoca erano numerosi i progetti avviati come ad esempio il cantiere dell’ex Santa Cristiana di Marcelli di Numana, oggi una incompiuta, e l’ex Sacelit di Senigallia.

E proprio sul cantiere Sacelit, l’imprenditore anconetano ha ricordato che su parte del denaro ricevuto in prestito, la banca gli aveva fatto sottoscrivere delle fideiussioni che poi erano state incassate.

Il fallimento del Gruppo Lanari, avvenuto nel 2016, portò al blocco delle opere. L’imprenditore fu inizialmente indagato nell’ambito del default dell’istituto di credito marchigiano, ma poi la sua posizione venne archiviata prima dell’udienza preliminare. La prossima udienza è stata fissata per il 13 luglio, quando verrà ascoltato un militare della Guardia di Finanza.

«Siamo rientrati nel processo Banca Marche – commenta il legale di parte Civile Corrado Canafoglia – , aspettiamo con interesse quello che avrà da dirci la Guardia di Finanza per capire se hanno indagato su coloro che sono venuti dopo, rispetto agli imputati, nella gestione della banca».