Ancona-Osimo

Ancona, occupate le cabine del Passetto. Gli accampati ancora sotto la palafitta (dopo due mesi)

Le cabine si trovano sotto la staccionata di legno che conduce all'ascensore. Sono state svuotate a fine stagione e ora sono il ripostiglio improvvisato di senza tetto

ANCONA – Occupate le cabine della spiaggia del Passetto. La scoperta è stata fatta qualche giorno fa da alcuni cittadini, che hanno scattato delle foto. Le sette cabine, che d’estate fungono da ripostiglio per chi ha l’ombrellone, sarebbero occupate da alcuni giorni.

L’accampamento sotto la palafitta, di cui avevamo dato notizia in questo giornale a fine agosto è ancora lì, e c’è chi ipotizza che ad occupare le cabine sia lo stesso gruppo di persone. Si tratterebbe di pakistani in attesa di documenti.

Le cabine si trovano sotto la rampa di legno dell’ascensore, usata ormai come stendino dal giorno di chiusura dell’impianto di discesa e risalita.

Stendi panni improvvisato sulla staccionata

Le foto risalgono, dicevamo, ad inizio settimana, quando – per il ponte di Ognissanti – la baia è stata presa d’assalto da cittadini e turisti, visto il clima con temperature (quasi) estive. Da un lato, quindi, i sorrisi spensierati dei turisti e dall’altro la rassegnazione di chi – volente o nolente – vive in quelle condizioni.

Non è solo questione di decoro urbano, ma anche di dignità umana e – se vogliamo – di igiene e di sanità pubblica. Quegli spazi che ospitavano canotti, teli da mare, ciambelle e costumi di ricambio, con la chiusura della stagione si sono trasformati in ripostigli improvvisati.

I gestori dello stabilimento del Passetto – che cedono in locazione quegli spazi – hanno smontato (come ogni anno) le porte delle cabine azzurre, rimaste così sgombre. Ed ecco che qualcuno, trovandole lì, aperte e libere, ha pensato di usarle come una sorta di armadio, di ripostiglio (o altro).

La staccionata di legno che porta all’ascensore si è trasformata in uno stendi biancheria, da quando l’impianto non è più in funzione. Mentre sotto la palafitta che ospita il ristorante, nei pressi della scalinata per giungere al mare, c’è ancora chi dorme avvolto nelle coperte da questa estate.

Affacciandosi dalle cabine, si possono vedere i tanti zaini appesi, delle buste di plastica con alcuni cartoni per terra e delle confezioni di detergente. È improbabile che si dorma dentro le cabine azzurre, date le piccolissime dimensioni, ma sicuramente c’è chi ci si lava o chi si ripara dal freddo e dall’umidità.

Martedì 1° novembre – raccontano dei testimoni – è stato visto un uomo radersi la barba e prendersi cura del proprio viso all’interno della quarta cabina. Solo la prima è rimasta vuota. Il signore, dalla carnagione scura (probabilmente pakistano), indossava un giubbino grigio e dei jeans.

Da quelle parti, tra palafitta e cabine, sarebbero non più di 5 gli accampati, benché si registri un certo ˈvia vaiˈ durante il giorno.

Se la prima cabina è ancora libera, la terzultima è stata ˈoscurataˈ con una coperta. Che sia un bisogno di privacy o che invece si tratti di pudore di chi vuole (o è costretto) a vivere così? Non è dato sapere. Come non è dato sapere con certezza chi usi quelle cabine.

Gli accampamenti al Passetto

Chiaramente, non si sa se alla fine queste persone abbiano deciso consapevolmente di bivaccare lì o se effettivamente non abbiano trovato soluzioni alternative. Certo è che tutti i servizi igienici della spiaggia sono chiusi e le temperature andranno via via abbassandosi, ma gli accampamenti in riva al mare non accennano a sparire.

Dal Comune, Emma Capogrossi, assessore ai servizi sociali (all’igiene, alla casa, alle pari opportunità e alle politiche dell’integrazione) fa sapere: «Sulla questione non ho da aggiungere nulla rispetto a quanto già detto (attiveremo la nostre rete di monitoraggio, ci aveva detto). Sono persone richiedenti protezione internazionale e quindi andrebbero accolti nei Cas (Centri di accoglienza straordinaria), di competenza della Prefettura. Quindi bisognerebbe sentire la Prefettura se ha reperito i posti necessari».

LEGGI PURE: Ancona, dentro l’accampamento del Passetto: l’intervista al pakistano che vive da settimane in spiaggia (centropagina.it)

Capogrossi, a fine agosto, aveva assicurato che per gli accampati del Passetto si sarebbero mossi gli aiuti del Comune. Ora, resta solo da capire se gli aiuti siano effettivamente partiti, o se invece quelle persone che – tramite la stampa – chiedevano «acqua, un letto e del cibo» – di aiuti non vogliano più sentirne parlare.