ANCONA -Via libera alla somministrazione della seconda dose del vaccino AstraZeneca per gli under 60 che rifiutano il mix di vaccini. Il ministero della Salute ha diramato una circolare che fa chiarezza su una questione che negli ultimi giorni è stata molto dibattuta sia all’interno del mondo scientifico che dell’opinione pubblica.
Nei giorni scorsi il Comitato Tecnico Scientifico aveva raccomandato il siero anglo-svedese solo per gli over 60 e per le persone sotto i 60 anni di età che avevano già ricevuto una prima dose di AstraZeneca aveva raccomandato l’impiego dei vaccini ad mRna, aprendo la strada alla vaccinazione eterologa, ovvero con sieri diversi.
Una nuova indicazione che però aveva diviso la popolazione delle persone che erano state vaccinate in prima dose con AstraZeneca, così come il mondo degli esperti con alcuni virologi che hanno fin da subito sostenuto che non ci sono studi ampi a sostegno del mix di vaccini.
Ora con la circolare il Ministero ha messo nero su bianco la possibilità per le persone con meno di 60 anni che hanno ricevuto la prima dose di AstraZeneca e rifiutano la seconda con un prodotto diverso, di completare il ciclo vaccinale con lo stesso vaccino, Vaxzevria, ovviamente dopo un colloquio con il medico e la firma del consenso informato. Nella circolare resta comunque la raccomandazione della seconda inoculazione con vaccino a mRna per chi ha avuto una prima dose con AstraZeneca.
«Non sono favorevole alla somministrazione del vaccino AstraZeneca sotto i 60 anni – afferma l’infettivologo Andrea Giacometti – e mi attengo alle disposizioni e ai consigli del Comitato Tecnico Scientifico che ha raccomandato per le persone che hanno meno di 60 di non somministrare AstraZeneca per sicurezza, anche se non è molto rischioso è meglio non utilizzarlo».
«Certo – conclude – non possiamo costringere chi rifiuta questo vaccino a farlo, ma in ogni caso sono contrario all’uso di AstraZeneca sotto i 60 anni, meglio usare gli altri».