Ancona-Osimo

Omicidio di Ancona, Acquaroli: «Serve nuovo piano socio-sanitario, no a libro dei sogni»

Il governatore e l'assessore regionale alla Sanità e Sicurezza, sollecitati dai giornalisti, hanno posto l'accento sulla necessità di intervenire sia riorganizzando i servizi di salute mentale che puntando sulla sicurezza del territorio

Il sopralluogo dei Ris

ANCONA – Riorganizzare i servizi di salute mentale, il piano socio sanitario regionale e lavorare sui piani di sicurezza. Saranno questi i piani di azione del governo regionale all’indomani del tragico accoltellamento avvenuto ad Ancona in via Maggini (l’8 dicembre) dove un parrucchiere 26enne del capoluogo è stato ucciso da un coetaneo ed ex compagno di scuola, che si è poi dichiarato affetto da problemi psichici.

Il governatore Francesco Acquaroli e l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, sollecitati dai giornalisti hanno affrontato il tema dell’omicidio, che nel giorno dell’Immacolata, ha sconvolto l’intera comunità marchigiana. L’assassino, Mattia Rossetti, che ha già confessato al Pm Irene Bilotta e ai Carabinieri del Comando Provinciale di Ancona che indagano sulla vicenda, l’omicidio volontario di Marcello Martedì, aveva postato recentemente sui social un video nel quale insultava la vittima spingendosi anche in accuse “deliranti”.

Il governatore delle Marche Francesco Acquaroli

L’assessore con delega alla Sanità e alla Sicurezza Filippo Saltamartini, ha spiegato che sono quattro i piani di intervento sul fronte della sicurezza: ridisegnare un nuovo strumento di cooperazione tra le polizie locali e nazionali, il tema del controllo del territorio e della formazione del personale «ragionando con i Comuni sui regolamenti di Polizia Locale che attribuiscono ai sindaci poteri molto penetranti per il controllo di alcune aree». Su questo aspetto ha spiegato che è necessario lavorare per provvedere all’illuminazione delle zone buie e anche al sistema telematico di riconoscimento delle targhe «per verificare immediatamente se una autovettura appartiene ad una persona che commette illeciti, un tema non attuato nonostante gli ultimi decreti».

Filippo Saltamartini

Ma per garantire un maggior livello di sicurezza, che è uno degli obiettivi «molto sentiti» da parte dell’assessore, occorre anche agire sul collegamento tra la banca dati ced del Ministero dell’Interno e le attività delle Polizie Locali. «Ci sono sono moltissime cose da fare – ha detto – e oggi pomeriggio è previsto un collegamento con la Commissione Affari Costituzionali e Interni della Camera per discutere il progetto sicurezza che sta facendo il Governo» a cui parteciperà anche Saltamartini.

Sul fronte della salute mentale, l’assessore ha chiarito che «il disagio sociale è un problema» sul quale anche la pandemia sta agendo: «Alcuni esperti dicono che a conclusione dell’epidemia aumenteranno molto le malattie psicosomatiche, dovremo mettere mano alla riorganizzazione dei servizi, perché c’è anche un aumento dell’uso dei farmaci per lo stress e il disagio, e di questo dovremo tenere conto». L’assessore ha poi ricordato che il Decreto Legge 34 «ha previsto l’assunzione di psicologi, psicoterapeuti e psichiatri, ma questo personale non è stato ancora assunto».