Ancona-Osimo

Ondata di caldo, Saltamartini: «Riattiviamo le Uscar impiegate durante il Covid»

Le città più roventi saranno Ascoli Piceno e Macerata dove le temperature toccheranno i 39 gradi (percepiti 41 gradi), poi Fabriano e Jesi con 37 gradi. La Regione riattiva le Unità di continuità assistenziale

Immagine di repertorio

ANCONA – Non cessa l’ondata di calore sul Paese e sulle Marche dove anche per domani – 19 luglio – è prevista una giornata da bollino rosso. Ad Ascoli Piceno e Macerata le temperature toccheranno i 39 gradi (percepiti 41 gradi), a Fabriano e Jesi i 37 gradi, mentre ad Ancona e Fermo la colonnina di mercurio segnerà i 36 gradi. Temperature più contenute, si fa per dire, a Pesaro (35 gradi), San Benedetto del Tronto e Urbino (34 gradi entrambe).

La Regione ha «avviato le procedure per la riattivazione delle Uscar, le Unità di continuità assistenziali impiegate durante il Covid» fa sapere l’assessore con delega alla Sanitò Filippo Saltamartini con l’obiettivo di «favorire l’assistenza domiciliare ed evitare accessi impropri nei Pronto Soccorso».

Il Ministero della Salute ha diramato una serie di raccomandazioni alle Regioni per fronteggiare l’ondata di calore, tra le quali il codice calore nei Pronto soccorso, che prevede un percorso differenziato per i pazienti che arrivano con dei sintomi causati dal troppo caldo, l’attivazione degli ambulatori territoriali 7 giorni su 7 e h12 per accessi relativi agli effetti del caldo, il potenziamento del servizio di guardia medica e la riattivazione delle Uscar.

«L’esperienza delle Usca durante il Covid ha dimostrato che medicina ospedaliera e del territorio possono integrarsi – spiega Saltamartini – alleggerendo il carico su pronto soccorso e ospedali. Il personale sanitario ha sempre saputo agire nell’interesse della collettività, soprattutto nelle situazioni di emergenza». Intanto, dopo Fabriano, anche Civitanova ha aperto il C.o.c, centro operativo comunale nella sede municipale.