ANCONA – Sono più di 3mila i ragazzi che partecipano in presenza ed online all’Open day dell’Università Politecnica delle Marche che si svolge nell’arco di sei giornate, a partire da ieri 2 febbraio, fino al 9 febbraio. L’evento “Progetta un nuovo futuro con l’UnivPm”, che si è svolto nell’Aula Magna di Ateneo del Polo di Montedago ad Ancona, ha registrato un vero e proprio sold out tra studenti e studentesse delle quarte e quinte classi delle scuole superiori a caccia della facoltà giusta.
In più di 400 hanno assistito, in presenza alla presentazione dei corsi di laurea, mostrando grande interesse per scoprire tutto ciò che l’Università Politecnica ha da offrire in termini di corsi e servizi: oltre 60 corsi di Laurea in cinque aree culturali – Agraria, Economia, Ingegneria, Medicina e Scienze -, i progetti internazionali come CampusWorld e soprattutto nuovi corsi di laurea in fase di approvazione ministeriale.
Tra le nuove proposte formative per l’anno accademico 2022-2023, il nuovo corso in “Digital Economics and Business”, le triennali in “Ingegneria dei Videogame e della Realtà Aumentata, Virtuale ed Estesa” in “Ingegneria per l’eco sostenibilità industriale”, e poi le magistrali in “Green Industrial Engineering”, in “Medicine and Surgery (Medicine & Technology)” e in “Scienze della Nutrizione e dell’Alimentazione”, erogato in doppia lingua. Medicina la facoltà che attrae maggiormente e che quest’anno vede 300 immatricolati in più.
L’Ateneo registra ogni anno una crescita nel numero delle immatricolazioni. Una buona notizia visto che a livello nazionale, stando agli ultimi dati, si è registrata una diminuzione di oltre 10mila unità, un decremento pari al 7% nel sud del paese e a un meno 4% nel centro Italia. Su questo il commento del rettore Gian Luca Gregori: «Noi teniamo, con delle differenze tra le facoltà, ma il numero complessivo delle immatricolazioni è sostanzialmente lo stesso dell’anno scorso, un buon risultato».
«L’orientamento permette alle studentesse e agli studenti di vivere l’università, un aspetto in questo momento fondamentale» ha evidenziato il professor Gregori. «Perché scegliere la nostra università? Tante sono le ragioni: abbiamo cinque aree culturali veramente eccellenti, non solo in Italia, ma in tutto il mondo con un riconoscimento internazionale che è crescente».
L’Ateneo è infatti stato collocato tra le 500-600 migliori facoltà del mondo, mentre per la ricerca si è guadagnato il 290esimo posto, «un risultato molto, molto importante» ha sottolineato il rettore, rimarcando anche i riconoscimenti «nazionali e internazionali di finanziamento».
Accanto alla «grande capacità di ricerca» che contraddistingue l’Università Politecnica delle Marche, Gregori ha sottolineato la nuova offerta formativa che tiene conto «di quelle che sono le nuove esigenze della società, della comunità e del paese, mediante un approccio multidisciplinare, che viene ad integrare gli aspetti ingegneristici dell’informatica, con quelli dell’economia, della medicina».
Oltre 51 gli spinoff, ovvero le nuove imprese che hanno mosso i propri passi dall’Ateneo, e più di 100 i brevetti depositati, elementi che contraddistinguono la Politecnica delle Marche fra gli altri Atenei, per la «forte interazione con il mondo esterno». Con il 93,4% dei laureati che a 5 anni dal conseguimento del titolo trova lavoro, l’Ateneo si colloca «nettamente sopra la media nazionale», ha detto il rettore, evidenziando che «i tassi di occupabilità sono particolarmente enormi».
Rivolgendosi agli studenti che si trovano a dover scegliere il proprio percorso universitario ha detto: «Se uno vuole andare fuori faccia quello che vuole, ma prima una riflessione su quello che noi offriamo, che consentiamo e sulle opportunità che diamo, che sono davvero tante e concrete».