ANCONA – Ora c’è anche l’ordinanza del sindaco Daniele Silvetti: l’edificio di via Torresi al civico 39/41 che è stato più volte oggetto di occupazioni abusive dovrà essere chiuso dai proprietari in modo da impedire altre intrusioni. Della questione s’è occupato anche il comitato civico di via Torresi e la recente ordinanza sindacale firmata da Silvetti dovrebbe riuscire a porre fine ai bivacchi dei senzatetto che più volte hanno preso possesso delle stanze della casa in questione. Nell’atto l’amministrazione impone ai proprietari di realizzare, a tutela dell’incolumità pubblica e privata, presso la palazzina sita in via Torresi al civico 39/41, l’attuazione di tutti quegli accorgimenti atti ad impedire indebite intrusioni ed occupazioni abusive dell’immobile, così come già indicato nel provvedimento del 4 agosto scorso, entro tre giorni dalla notifica del provvedimento. In caso di inottemperanza, oltre alla sanzione amministrativa, l’amministrazione attuerà direttamente la messa in sicurezza dello stabile e le spese di intervento saranno a carico dei proprietari. L’ordinanza è stata inviata anche alle forze dell’ordine e anche alla prefettura. «Con questo atto – spiega il vice sindaco e assessore alla sicurezza, Giovanni Zinni – diamo una risposta concreta ai cittadini che da anni subiscono una tale situazione in questo angolo della città che, per via di questa occupazione abusiva, era anche preda di rifiuti e deiezioni. L’intervento non consentirà più l’accesso alla struttura e quindi potrà ridurre lo stato di degrado. Contemporaneamente, continueremo a porre attenzione e a vigilare su questa zona, onde evitare il verificarsi di analoghe situazioni».
Esprime soddisfazione, naturalmente, il portavoce del comitato civico di via Torresi, Daniele Ballanti: «Siamo contenti, certo, perché è una battaglia che portiamo avanti almeno da un paio d’anni. Con la vecchia amministrazione avevamo ottenuto ben pochi risultati, stavolta anche per la vicinanza con Silvetti è stato tutto più facile. La questione è quella di mettere in sicurezza gli accessi di questo edificio, per gli ingressi illegali e abusivi, un provvedimento dovuto ma nulla contro le persone che in passato vi hanno trovato ricovero, c’è un problema sociale evidente ma quello è un edificio che non è adatto a ospitare persone, è sprovvisto di bagni, c’è immondizia, ci sono rifiuti alimentari e deiezioni che poi finiscono per strada, negozi del vicinato che si lamentano.
«Ancona è satura» tuonava nei giorni scorsi Daniele Silvetti parlando di imbarcazioni che trasportano migranti e delle difficoltà della città nel riuscire ad accoglierli. Nella circostanza Silvetti aveva anche annunciato la prossima ordinanza, quella contro i bivacchi e i writers, sempre nel segno della lotta al degrado. Il problema ad Ancona c’è e non può essere sottovalutato, come conclude Ballanti: «Le istituzioni dovranno anche trovare soluzioni per queste persone, persone che si trovano in difficoltà, svantaggiate, le istituzioni non possono farle entrare nel territorio e poi lasciarle per strada. Nella zona, tra l’altro, ci sono anche altre situazioni di evidente degrado: in largo Staffette Partigiane, dove ci sono anche altri negozi che non sono stati completati, con accessi divelti, e poi tutta la zona dei capannoni dismessi in via Bonaccini, chiusi da una ventina d’anni. In quella zona ci sono sempre stati degrado e disattenzione. Questo è un primo passo, abbiamo apprezzato la velocità con cui è stata emessa quest’ordinanza, Silvetti ce lo aveva assicurato, è cominciato un percorso di attenzione».