Ancona-Osimo

Ancona, va in vigore l’ordinanza anti sgorbi e anti writers

Il vicesindaco Giovanni Zinni: «L'obiettivo è far capire alle famiglie l'importanza di educare i giovani e cercare di far sì che i nostri muri non vengano più imbrattati»

Degrado sotto i portici di piazza Cavour

ANCONA – Il sindaco Daniele Silvetti ha firmato l’ordinanza anti writers e anti sgorbi in città. Chi farà danni in giro, con pennarelli, bombolette o quant’altro, dovrà risarcire il Comune oppure ripulire ciò che ha imbrattato. Una scelta chiara in direzione della repressione di quegli episodi incresciosi che danneggiano la città e, in particolare, il suo patrimonio urbano, artistico e storico, come i ripetuti scarabocchi sul monumento ai caduti al Passetto. L’ordinanza, che è stata firmata ieri, 5 dicembre, e resterà in vigore fino al 6 gennaio prossimo, stabilisce il divieto in tutto il proprio territorio di «scrivere sui muri, apporre firme nelle forme e con i simboli più vari, scalfire e incidere sulle pareti, sugli oggetti e sulle pertinenze degli edifici pubblici e privati che si affacciano sulla pubblica via, nonché sui monumenti, sulle facciate delle chiese, sui manufatti e beni strumentali al servizio della città». Il documento identifica come estetico ed economico il tipo di danno prodotto dalle condotte vietate, evidenziando in particolare i costi spesso elevati delle operazioni di ripristino.

Ai trasgressori il Comune di Ancona richiederà comportamenti “positivi”, che dovranno consistere in ravvedimenti operosi e funzionali al ripristino, che portino alla riparazione integrale del danno, da svolgersi o direttamente oppure tramite ditta qualificata (a cura e spese del writer), sotto la direzione e secondo le prescrizioni dell’amministrazione comunale e dei soggetti competenti in materia di tutela. «L’inosservanza di quest’obbligo comporterà a carico del writer l’addebito delle spese sostenute dall’amministrazione Comunale oppure una sanzione amministrativa proporzionata alla gravità della violazione (se compiuta in luoghi storici, artistici e di particolare pregio ambientale o tutelati dal codice dei beni culturali e del paesaggio, oppure su immobili coperti da vincolo specifico), nonché all’opera svolta per l’eliminazione delle conseguenze della violazione».

«Questa è una ordinanza innovativa – ha spiegato il vicesindaco e assessore alla sicurezza urbana, Giovanni Zinni – che viene sperimentata per un periodo contingente. Ha lo scopo di stringere il rapporto fra il trasgressore e il Comune per la sua assunzione di responsabilità. L’obiettivo è far ben comprendere alle famiglie l’importanza di educare i giovani e cercare di far sì che i nostri muri non vengano più imbrattati». L’ordinanza è stata emessa in questa forma in relazione alla necessità di mettere in campo interventi immediati su fatti di degrado urbano che si stanno manifestando con sempre maggiore frequenza sul territorio comunale, «documentati dall’evidenza nelle vie e sui muri della città – spiega ancora la nota del Comune –, e anche dalle indagini della polizia locale e delle altre forze dell’ordine che hanno in molti casi portato all’identificazione di un numero consistente di writer locali che diffondono il proprio operato e in particolare i propri tag anche attraverso i social media, con il rischio di attivare condotte emulative e quindi di causare il protrarsi di fenomeni inappropriati di degrado urbano, in termini di tutela del decoro e della convivenza civile».

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