ANCONA – «Gli Atti Aziendali sono di importanza fondamentale perché definiscono le strutture aziendali necessarie per la garanzia della risposta assistenziale ai bisogni di salute della popolazione, nel rispetto dei contenuti delle due “strade maestre” rappresentate dal DM 70/2015 e dal DM 77/2022), unitamente alle articolazioni organizzative interne, i ruoli e le responsabilità».
A ricordarlo è Giuseppino Conti, Presidente di OPI Ancona, che guarda con preoccupazione alle proposte che stanno uscendo a cura delle Aziende Sanitarie della Regione Marche.
«Ravvisiamo – dice Conti – come si stiano evidenziando in maniera molto preoccupante la bassa considerazione nei confronti della Direzione delle Professioni Sanitarie che rivestono un ruolo fondamentale sia nella funzione programmatoria ed organizzativa nei confronti della Direzione Generale che nella determinazione delle risorse necessarie per il corretto funzionamento delle strutture e nelle funzioni gestionali ed organizzative delle stesse attraverso le diverse funzioni afferenti alla propria articolazione organizzativa»..
Opi Ancona ricorda come la Regione Marche fu la prima in Italia nell’anno 2003 ad istituire il Dipartimento delle Professioni Sanitarie ma che «gli attuali posizionamenti riportati dagli Atti Aziendali evidenziano delle forti criticità di forma e di sostanza nella comparazione tra i dettati normativi (D.lgs 502/92 e s.m.i., l.251/2000, l.43/2006, CCNL Dirigenza Sanitaria) ed i contenuti delle proposte degli Atti Aziendali» spiega.
L’auspicio degli Infermieri che nella provincia di Ancona sono oltre 4.500 sugli oltre 12.000 iscritti agli ordini delle Marche, è che «si tratti di semplici disattenzioni da parte delle Direzioni Aziendali o forse di una mancata considerazione o refuso da parte dell’Istituzione Regione nella definizione del documento di Indirizzo alle Aziende Sanitarie per la strutturazione degli Atti Aziendali» aggiunge il Presidente di Opi Ancona, il cui Ordine Professionale insieme agli altri Opi marchigiani è stato audito dai membri della IV Commissione consiliare al riguardo esprimendo chiaramente le criticità riscontrate e le proposte di adeguamento.
In riferimento al tema in corso di dibattito circa l’avvio di corsi di laurea a cura di un’università privata nelle Marche, l’Ordine delle Professioni Infermieristiche della Provincia di Ancona, quale Ente Sussidiario dello Stato, ricorda tale eventuale formazione non riguarderebbe solo i medici andando ad occuparsi della formazione anche delle altre professioni sanitarie, in particolare il Corso di Laurea in Infermieristica.
«Opi Ancona – conclude Conti al riguardo – ritiene importante ed opportuno continuare l’esperienza in essere con l’Università Politecnica delle Marche con i giusti riconoscimenti e valorizzazioni nell’ambito della Direzione dei Corsi di Laurea e degli Insegnamenti Disciplinari, da contemplare nei protocolli d’intesa tra Regione ed Università, possibilmente in tempi rapidi ed in linea con quanto già in essere, da molto tempo, in altri Atenei pubblici italiani».