ANCONA – Il palazzetto dello sport di via Veneto, conosciuto da molti come PalaVeneto, comincerà a percorrere la strada per tornare nuovo e funzionante tra pochi mesi. L’affidamento dei lavori, infatti, dovrebbe essere effettuato entro il prossimo mese di luglio, per dare il via ai cantieri nel 2024. Consegna prevista nel 2026.
Sarà un restyling completo dell’impianto sportivo che, dismesso a fine 2019 e sopravvissuto negli anni a tante, troppe problematiche per poter proseguire la sua vita, tornerà a ospitare le discipline sportive che nel palas cittadino hanno sempre avuto casa. Dunque non solo calcio a cinque, pallamano, pallacanestro e pallavolo, che utilizzeranno il campo 40×20 che sarà rifatto al pari di tutto il resto, ma anche pugilato, pesistica, ginnastica e così via. Il palas avrà anche una tribuna da circa 400 posti, sarà attrezzato con tutti i servizi previsti dalla normativa vigente e ospiterà al suo interno anche un parcheggio. Non verrà ripristinata, invece, la minipiscina.
«Seguo personalmente il progetto di rifacimento del PalaVeneto – spiega l’assessore allo Sport, Andrea Guidotti –. Per il PalaVeneto è prevista una riqualificazione di tutto il corpo della struttura. Con decreto ministeriale del 30 dicembre 2021 sono stati assegnati 6 milioni di euro, successivamente confluiti nei fondi Pnrr, per la ristrutturazione con adeguamento sismico del PalaVeneto. L’obiettivo è la completa rifunzionalizzazione del palazzetto nel pieno rispetto delle norme Coni. Insieme ai progettisti stiamo cercando di ricavare più spazi possibili da destinare alle varie palestre, ma ci saranno anche un bar, una sala riunioni, una sala stampa, e tutto il palas sarà riqualificato dal punto di vista dell’efficientamento energetico. Sarà un edificio Nzeb, cioè ad elevata efficienza energetica, che garantirà emissioni bassissime e costi molto contenuti di energia. Il progetto è ancora in fase evolutiva. Ringrazio tutto l’ufficio sport, dal dirigente a tutte le sue componenti: stiamo lavorando a testa bassa su ogni piccolo dettaglio del PalaVeneto e dello stadio Dorico per restituirli al più presto alla città».