ANCONA – «Oggi abbiamo chiesto in via di assoluta urgenza di assumere personale sanitario dalle graduatorie di altre regioni». Ad impartire l’indirizzo al servizio sanitario regionale è stato l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini. Una iniziativa che vuole colmare la carenza di personale medico e infermieristico, dato che le graduatorie presenti nelle Marche sono per la maggior parte esaurite o in via di esaurimento.
Personale da reperire celermente anche per intervenire all’interno delle case di riposo del territorio regionale dove i contagi sono arrivati intorno ai 250, fra quelli registrati nelle strutture di Mogliano, Loro Piceno, Fabriano, Jesi e Santa Maria Nuova. «È un fenomeno così esteso» che per non creare difficoltà agli ospedali, sottraendo personale, va affrontato tempestivamente per tutelare queste persone in condizione di fragilità.
«Stiamo cercando di invertire il sistema per creare all’interno delle Rsa, delle corsie simili a quelle ospedaliere», spiega l’assessore, sottolineando che interverrà in questa maniera nelle strutture di Macerata e Fabriano, mentre nelle altre vengono inviati i medici delle Usca e ci sarà «personale permanente». Anche su questo fronte è stato chiesto l’invio di medici militari per potenziare l’assistenza agli anziani ospitati nelle strutture.
Nel frattempo nelle Rsa «ogni giorno viene inviato personale medico ospedaliero qualificato» fra i quali infettivologi, per intervenire nelle residenze.
Nei giorni scorsi è stato chiuso il protocollo di intesa con l’associazione albergatori della regione per realizzare 10 Covid Hotel, due per ogni area vasta, dove accogliere le persone che non possono rimanere isolate nelle loro abitazioni, dal momento che il contagio si sta muovendo soprattutto in ambito familiare: il bando di gara verrà emanato e pubblicato fra oggi e domani.
Sul fronte dell’ampliamento della capacità di test è già stata formulata una bozza di protocollo di intesa con le associazioni dei farmacisti per eseguire i test sierologici nelle farmacie, anche se la Regione si sta indirizzando sui test antigenici rapidi che dovranno essere eseguiti dai medici di Medicina generale e dai Pediatri di libera scelta, ma anche dagli infermieri dei distretti, spiega Saltamartini.
L’obiettivo è quello di «incrementare la platea di medici esecutori» di test e a tal riguardo l’assessore anticipa che è in atto una trattativa con l’ordine dei medici. Su eventuali provvedimenti che potrebbero essere presi dalla giunta per contenere i numeri della pandemia nelle Marche l’assessore Saltamartini chiarisce che potrebbero essere prese misure restrittive della circolazione delle persone, ma solo se l’indice Rt (indice di trasmissione del virus) dovesse superare la soglia di 1,5.
In ogni caso assicura che non saranno misure prese a pioggia, ma mirate alle aree più critiche e che potrebbero prevedere la chiusura delle attività commerciali non indispensabili e la limitazione alla circolazione nelle fasce serali della giornata. «L’età media degli infettati dal virus nelle Marche è di 46 anni, il contagio avviene soprattutto in casa e questo significa che ci sono tanti giovani che hanno infettato genitori e nonni», ma al momento esclude provvedimenti regionali di limitazione della circolazione per gli over 65 che «potrebbero avere effetti dannosi su queste persone» dal punto di vista psicofisico.