ANCONA – Dispiegamento del tricolore e senso di appartenenza alla democrazia. È questo il sunto della mattinata di oggi (2 giugno), che ad Ancona, così come in tutta Italia, si è aperta con la tradizionale celebrazione per i 76 anni della Repubblica italiana.
Era il 2 guigno 1946, infatti, quando gli italiani sceglievano la Repubblica come forma di governo. La parata militare ha avuto luogo al Passetto, al Monumento ai Caduti. L’evento è iniziato attorno alle 10, con l’arrivo delle istituzioni ed è terminato alle 10.40.
Di mezzo, c’è stato l’alzabandiera, sulle note dell’inno di Mameli, coi reparti militari schierati fronte al Monumento. Un silenzio poi rotto dalla preghiera per la patria, che ha preceduto la deposizione alle corone.
Dopo la lettura dei messaggi del ministro della Difesa, Andrea Guerini e del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è stato il momento della consegna delle onorificenze al merito della Repubblica. A consegnarle, sono stati la sindaca di Ancona, Valeria Mancinelli, e il prefetto, Darco Pellos.
In tantissimi, invece, hanno deciso di immortalare quello che – secondo molti – è stato il momento più bello della celebrazione odierna, il dispiegamento del tricolore sul Monumento ai Caduti. Il Passetto, per una decina di minuti, è stato infatti segnato dal verde, dal bianco e dal rosso del vessillo italiano.
Il presidente della Regione, Francesco Acquaroli, dal canto suo, ha spiegato «l’importanza di ritrovarsi qui, in questo giorno, intorno alle istituzioni, alle forze armate e l’importanza, inoltre, di ritrovarsi intorno al senso della democrazia e della Repubblica».
Durante la cerimonia, il prefetto ha letto l’articolo 1 della Costituzione italiana, che sancisce: «L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione».
Alla parata, hanno preso chiaramente parte tutti i reparti militari delle forze dell’ordine e delle forze armate, come da tradizione. Cambio, invece, sul fronte della disposizione delle autorità in piazza IV Novembre, con l’aggiunta – vale a dire – di due gazebo.