ANCONA – «Ho paura per le mie figlie quando rientrano a casa tardi, la sera. Il parco di fronte alla mia abitazione è diventato un covo di sbandati». A dirlo, è Francesca Trucchia, una residente di via Ragusa, al Piano, che punta il dito contro il parco della pace.
Uno dei polmoni verdi più frequentati anche da bambini e famiglie, data la vicinanza di uno dei comprensori scolastici più numerosi di Ancona: «Lì, c’è un asilo nido, ci sono le elementari Augusto Elia in via Sebenico e poi, fino a qualche anno fa, c’erano anche le medie Francesco Podesti, che però sono state dichiarate inagibili per problemi strutturali legati al terremoto. Quella zona potrebbe essere un punto d’incontro e di socializzazione per i nostri giovani, invece è allo sbando».
E ancora: «Né io né i miei vicini vediamo mai le pattuglie della polizia, nessun vigile o carabiniere. Sapete qual è il problema? Che il parco la notte deve restare chiuso e invece la rete di recinzione è stata rotta e così chiunque può entrare. Dalle 22.30 fino a notte fonda, ci sono sempre persone che schiamazzano, bevono, si ubriacano e bivaccano là».
Si tratterebbe di giovani tra i 10 e i 20 anni: «Mi creda, io non entro nel parco della pace da anni, perché ho paura. Vedo spesso un gruppo di stranieri, forse sudafricani o bengalesi, che entra dalla rete divelta e rimane lì». Nel pomeriggio del 16 agosto, una decina di giorni fa, qualcuno avrebbe appiccato un incendio. In quel frangente, provvidenziale l’intervento dei vigili del fuoco.
Trucchia si chiede come mai «l’ordinanza di chiusura di quel giardino non sia rispettata. Il messo comunale arriva e mette il lucchetto, ma finché la rete non sarà ripristinata, il parco – di fatto – resterà aperto e fruibile fino a notte fonda».
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Il giardino era stato riqualificato dalla giunta Mancinelli proprio per combattere degrado e spaccio anche nei pressi del parco Regina Margherita. L’investimento, nel 2017, costò 16mila euro: «L’entrata delle Elia, l’altra notte, era aperta. E da lì è facile raggiungere il parco. Serve che questa amministrazione faccia qualcosa. Pretendiamo sicurezza».