Ancona-Osimo

Parlamento, le ‘caselle’ occupate dai marchigiani eletti

Dalle Commissioni alla Camera e al Senato, fino alla nomina a Sottosegretario di Stato, i marchigiani approdati al Governo

ANCONA – Si è chiuso il cerchio delle nomine nelle commissioni di Camera e Senato. Sono state definite le ‘caselle’ occupate dai marchigiani eletti in Parlamento. Gli ex assessori regionali Mirco Carloni e Giorgia Latini, entrambi in quota Lega sono stati eletti rispettivamente presidente della Commissione Agricoltura e vicepresidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati, mentre l’ex assessore regionale Guido Castelli (Fratelli d’Italia) eletto in Senato, è stato nominato capogruppo di Fratelli d’Italia nella VI Commissione (Finanze e Tesoro). L’ex presidente delle IV Commissione consiliare Sanità Elena Leonardi (Fratelli d’Italia) eletta in Senato, è stata nominata segretario della X Commissione (Affari sociali, Sanità, Lavoro pubblico e privato, Previdenza sociale).

Tra gli eletti marchigiani alla Camera dei Deputati, nelle fila di Fratelli d’Italia, c’è Lucia Albano sottosegretario di Stato per l’Economia e le finanze, Antonio Baldelli componente della IX Commissione (Trasporti). Stefano Benvenuti Gostoli e Rachele Silvestri siedono invece nella VIII Commissione (Ambiente, Territorio, Lavori Pubblici).

«Sono veramente orgogliosa della squadra marchigiana di Fratelli d’Italia, – commenta Elena Leonardi coordinatrice regionale di Fratelli d’Italia – le cui qualità sono state riconosciute anche dai colleghi e dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni che ha voluto indicare un’esponente marchigiana per far parte del Governo in qualità di Sottosegretario. Siamo pronti a lavorare nell’interesse dell’Italia e delle Marche, occupandoci di temi diversi che vanno dalle infrastrutture alla sanità, dalla tutela ambientale al rilancio della nostra economia».

Soddisfatto anche il commissario regionale della Lega Riccardo Augusto Marchetti: «Carloni e Latini hanno dimostrato le loro competenze nei rispettivi ambiti già negli anni di governo regionale» e «con la loro elezione» ai vertici delle commissioni Agricoltura e Cultura della Camera, «il modello Marche inizierà a far scuola anche in Parlamento».