ANCONA – Sarà una Pasqua più salata a causa del caro cacao che fa salire i prezzi delle uova e delle colombe al cioccolato. Un rincaro che prosegue da oltre un anno, con aumenti record. Secondo il Codacons la crisi del cacao e quella del burro spingono in alto i prezzi dei dolci tipici della Pasqua che stanno registrando rialzi tra il 30 e il 40% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Uova, sia al cioccolato al latte che fondente, colombe ed ovetti, nessun dolce è risparmiato dai rincari, più contenuti nel caso delle colombe, dove si attestano, sempre secondo l’ultima analisi del Condacons, intorno al +21%, ma nel caso di glassa e farcitura al cioccolato il rincaro supera il 30%. La responsabilità dei rialzi è legata alle quotazioni del cacao che si attestano attualmente attorno agli 8mila dollari, contro i 2.900 dollari del marzo 2023, con un incremento di oltre il 175%.

A registrare un rialzo del prezzo è anche il burro con cui si realizzano la colombe: l’incremento ha toccato livelli record (+83% su base annua secondo gli ultimi dati della Commissione Europea). A pesare sul costo delle uova pasquali e delle colombe è anche il caro bollette che si riflette sui produttori artigianali, facendo lievitare i prezzi.
«I rincari riguardano quasi tutte le materie prime che vengono utilizzate per la produzione dei doli pasquali e dei prodotti tipici – spiega Paolo Palpacelli, titolare del Panificio del Conero a Sirolo e di alcuni bar tra Ancona e la Riviera del Conero – . È cresciuto il costo del burro, del cioccolato, dei condimenti e delle uova, la farina invece è stabile. I ricari più consistenti riguardano soprattutto uova e burro, oltre che il cacao».
L’artigiano fa notare che «ormai si tratta di rincari sistematici, mediamente intorno al 10-15%, che si verificano in coincidenza con le festività, Natale, Carnevale e Pasqua, e che fanno crescere i prezzi dei prodotti tipici, che richiedono questi ingredienti per essere realizzati». Il caro prezzi tocca quindi anche i prodotti più tipici della tradizione marchigiana, come la pizza di formaggio e la pizza dolce. «Inevitabilmente – conclude – il prezzo a scaffale aumenta oppure c’è chi diminuisce la grammatura del prodotto standard, lasciando il costo finale invariato».