ANCONA – Il pranzo di Pasqua? Il budget medio a persona si aggira tra i 40 e i 50 euro. A certificarlo è un sondaggio realizzato da Ipsos per Confesercenti. Per chi sceglierà di recarsi al ristorante per il pranzo delle feste (Pasqua e Pasquetta) il budget si aggira intorno ai 50 euro a testa.
Secondo il sondaggio si tratta della stessa cifra dello scorso anno per il 56% degli italiani, il 27% spenderà una quota superiore, il 17% cercherà di risparmiare rispetto all’anno scorso. Quasi sette persone su 10 festeggeranno la Pasqua pranzando a casa con i parenti, mentre il 12% andrà al ristorante e il 9% in viaggio.
Insomma, la Pasqua si conferma una festività occasione di ‘raduni’ familiari, mentre per Pasquetta la tendenza è quella alle gite fuori porta: solo una persona su tre pranzerà a casa o con i parenti, mentre il 16% ne approfitterà per una gita fuori porta.
Sulle tavole nelle giornate di Pasqua e Pasquetta vince la tradizione. Nelle Marche i piatti tipici sono rappresentati dalla pizza di formaggio, dai salumi, dall’immancabile agnello, dal fritto misto ascolano, dalle frittate con asparagi e mentuccia.
Una usanza caratteristica è quella della colazione di Pasqua, che affonda le radici nella tradizione contadina: si tratta di un pasto tradizionale che arrivando dopo il periodo della Quaresima, contrassegnato dal digiuno e dalla rinuncia alla carne, era particolarmente sostanzioso.
Le uova, benedette dal sacerdote insieme al vino e ai salumi prima del venerdì santo, venivano impiegate sia per realizzare le pizze di formagggio e le pizze dolci, sia per le frittate con la mentuccia che venivano mangiate proprio a colazione. Oltre alla frittata, la colazione di Pasqua vedeva le famiglie consumare salumi, pizza di formaggio e pizza dolce.