ANCONA – «Il pass vaccinale può essere uno strumento ulteriore per mettere in sicurezza le vacanze estive e la stagione turistica, e può aiutare le riaperture di alcune attività». È la posizione del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli sulla carta verde italiana con la quale verranno consentiti gli spostamenti per turismo anche nelle regioni arancioni e rosse. Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha annunciato nei giorni scorsi che il green pass sarà pronto per metà maggio, il 15 infatti riapriranno gli stabilimenti balneari e la stagione estiva di fatto prenderà il via.
A chi spetta il pass vaccinale?
La carta verde annunciata per metà maggio da Draghi consentirà di spostarsi da una Regione all’altra anche se si tratta di zone rosse o arancioni, alle persone che hanno completato il ciclo di vaccinazione, a chi è guarito dal covid e a chi ha effettuato test molecolare o test rapido con esito negativo. Il pass avrà validità di sei mesi per i vaccinati e i guariti e 48 ore per chi ha un tampone negativo. Requisiti che valgono anche per i minori, esclusi i bambini di età inferiore a due anni. A rilasciare il pass vaccinale saranno sia i punti vaccinali che i medici di famiglia generale.
Il certificato verde attesterà, attraverso una App dotata di codice Qr oppure in formato cartaceo, l’avvenuta vaccinazione contro il covid-19 e il numero di dosi ricevuto, l’avvenuta guarigione dalla malattia nei precedenti sei mesi o l’esito negativo di un tampone, molecolare o rapido. Il pass europeo accerterà anche la presenza degli anticorpi contro il virus.
La situazione nelle Regioni
Il governatore spiega che la Regione sta lavorando al pass: «Abbiamo ottime professionalità che stanno lavorando in maniera serrata a garantire tutti i servizi e la competitività di tutto il nostro servizio sanitario». L’obiettivo è quello di puntare al rilancio del turismo, un settore provato dalle chiusure. Nell’attesa che a giugno arrivi il pass europeo le Regioni, che aspettano indicazioni dal governo, intanto stanno procedendo in ordine sparso.
La provincia autonoma di Bolzano ha varato il corona pass, la Liguria invece ha approvato un’ordinanza che recepisce le faq del ministero, mentre la Campania ha attivato un pass regionale che concede facilitazioni all’accesso dei servizi e deroghe alle misure di sicurezza più restrittive per chi ha ultimato il ciclo di vaccinazione.
Ancona prima di nascere il pass vaccinale italiano è già finito nel mirino del garante della privacy, che ha sollevato problemi di riservatezza e ha posto la necessità di escludere esplicitamente usi diversi da quelli previsti dal decreto e individuare il titolare del trattamento dei dati. Inoltre secondo il garante sono superflue l’indicazione del numero di dosi di vaccino o del tipo di vaccino ma anche la previsione di modelli di certificazioni verdi diversi a seconda della condizione (vaccinazione, guarigione, test negativo).
Il mondo del turismo attende il pass
Il mondo del turismo e della ricettività attende il pass vaccinale. «Sarà uno strumento molto utile per il turismo» afferma Massimiliano Polacco, direttore di Confcommercio Marche Centrali. Polacco spiega che il pass è stato proposto nel mese di marzo proprio da Confcommercio per cercare di intercettare i flussi turistici stranieri che «l’anno scorso non abbiamo visto».
Il pass secondo il direttore di Confcommercio potrà permettere ai turisti stranieri, specie tedeschi, di tornare nelle località turistiche delle Marche. «Nei villaggi turistici e negli alberghi le prenotazioni degli stranieri sono pochissime per ora – spiega – , speriamo che il pass parta il prima possibile». Intanto le prenotazioni stanno andando bene nei balneari delle Marche che stanno intercettando i flussi locali e quelli da fuori regione, mentre sono ancora «poche nelle strutture ricettive, mentre vanno meglio i grandi villaggi turistici». Insomma uno strumento molto atteso, la carta verde, perché «può far ripartire i flussi turistici stranieri verso le Marche».