ANCONA – Via libera da parte della Marina Militare all’invio di medici e infermieri per l’esecuzione di test antigenici rapidi nelle Marche. A darne notizia è l’assessore alla sanità Filippo Saltamartini, che spiega che la Marina Militare «ha comunicato la disponibilità ad inviare un equipaggio con personale sanitario militare per ogni Area Vasta, per sottoporre i cittadini ai test antigenici». Una richiesta che era stata inoltrata da Saltamartini nell’ottica di un potenziamento dell’attività di screening che vede la Regione procedere anche alla dotazione di 12mila tamponi molecolari in aggiunta a quelli già in possesso dell’ente.
Una emergenza, quella covid, che l’assessore sta affrontando su diversi fronti. Uno di questi vede un possibile trasferimento dei pazienti di terapia intensiva e semi intensiva ricoverati all’ospedale di Fermo presso il Covid Hospital di Civitanova Marche: «Stiamo cercando di vedere se c’è questa possibilità per tenere pulito l’ospedale di Fermo». Intanto nella struttura realizzata alla Fiera di Civitanova Marche sono arrivati anche i pazienti nel modulo di terapia intensiva.
L’altro fronte di impegno è quello verso le Rsa (Residenze Sanitarie Assistenziali), che già nella fase uno avevano registrato una pioggia di contagi. Dopo le ultime positività rilevate nelle case di riposo, con 21 casi a Fabriano e 41 a Mogliano, la strategia sarà quella di trasferire gli ospiti positivi nella struttura covid di Campofilone, in modo da evitare un ulteriore diffondersi di contagi. La struttura di Chiaravalle invece verrà adibita alle post acuzie e qui troveranno accoglienza le persone guarite dal civid-19 che hanno comunque bisogno di assistenza per recuperare le proprie condizioni di salute prima di rientrare nelle loro abitazioni.
Nei giorni scorsi l’incontro con i farmacisti «per verificare se riusciamo a giungere ad un accordo per la somministrazione di test sierologici» direttamente nelle farmacie, spiega l’assessore e quello con i Medici di Medicina generale per la somministrazione dei tamponi rapidi direttamente negli ambulatori dei medici. Una trattativa superata dal Ministero della Salute, che ha siglato un accordo con i medici di medicina generale per l’esecuzione dei test antigenici rapidi direttamente negli ambulatori dei medici di famiglia e dei pediatri di libera scelta per decongestionare il sistema di screening, individuare tempestivamente le persone contagiate, per poi procederne all’isolamento.