ANCONA- Riconnettere Ancona con le Marche, l’Italia e l’Europa; costruire un nuovo corridoio europeo Ten-T diagonale per collegare la regione con i Balcani, l’Oriente, con la Penisola Iberica e l’Atlantico; creare una rete infrastrutturale su gomma e ferro a maglia (non più a pettine); realizzare infrastrutture moderne e efficienti per lo sviluppo sostenibile. Sono i quattro obiettivi fissati nel ‘Piano infrastrutture Marche 2032’ presentato oggi in Regione, a Palazzo Raffaello, dal governatore Francesco Acquaroli, dall’assessore alle Infrastrutture Francesco Baldelli e dall’architetto della Regione Marche Nardo Goffi, alla presenza degli assessori regionali Stefano Aguzzi (Protezione civile) e Chiara Biondi (Cultura).
Il piano, approvato oggi dalla giunta regionale è lo «strumento strategico che pianifica il futuro della mobilità» delle Marche, ha spiegato l’assessore Baldelli in un passaggio del suo intervento, programmando le infrastrutture «in stretto rapporto con le politiche nazionali ed europee». Un piano che programma le infrastrutture viarie, quelle ferroviarie, il trasporto pubblico locale, la mobilità ciclabile, porto, aeroporto e interporto. Sostenibilità, sicurezza, inter-multimodalità, interconnessione i quattro concetti cardine alla base.
Il governatore Acquaroli ha parlato di «un piano importante che conferisce una visione di sviluppo infrastrutturale a tutta la regione» andando a riequilibrare e a «interconnettere il territorio al resto dell’Italia e dell’Europa e ai grandi circuiti internazionali». Dalla terza corsia in A14 al potenziamento ferroviario, dalle varianti alla Strada Statale ai collegamenti intervallivi fino al completamento delle opere viarie e ferroviarie come la E78 e il raddoppio della Orte Falconara. L’obiettivo è quello di rendere più competitivo il territorio, specie quello dell’entroterra e quello collinare, finora mal collegato al resto delle Marche e al resto d’Italia.
Le opere ha spiegato il presidente della Regione Marche beneficiano di diverse fonti di finanziamento: dai fondi regionali a quelli nazionali ed europei fino al Pnrr, «un mix di finanziamenti che alla fine consentirà il completamento di tante opere» mentre per altre interverranno i contratti con Anas, Rfi e Autostrade per l’Italia.
L’assessore alle Infrastrutture Francesco Baldelli ha spiegato che il piano disegna il futuro delle infrastrutture in tre step: fino al 2027, fino al 2032 e oltre il 2032 «perché la regione ha bisogno di una visione sul futuro, di un piano strategico che programmasse il futuro». «Un piano che nasce dal basso, con grande condivisione» ha detto, ricordando l’elaborazione del masterplan delle infrastrutture «un documento snello di tipo anglosassone, confluito nel piano» approvato oggi in giunta.
L’assessore ha annunciato «dalla prossima settimana ricominceremo il nostro giro sui territori» ed ha spiegato che il piano è «aperto e flessibile per stare al passo con i cambiamenti» e aperto anche ai cittadini perché sarà pubblicato sul sito della Regione dove potrà essere consultato anche attraverso il Qr code.
Tra gli interventi che saranno realizzati, il collegamento della Pedemontana che da Carpegna fino a Mozzano verso Ascoli Piceno, le Intervallive 502 e la Fossombrone Pergola, e anche la Mezzina. Sulla costa previste le varianti alla Strada Statale 16 e la terza corsia nella parte sud dell’A14, il collegamento diretto delle aree montane e delle zone collinari agli snodi viari. Sul fronte dei collegamenti ferroviari l’obiettivo è quello di quadruplicare la rete per arrivare ad avere una linea merci e una linea passeggeri, inoltre, è previsto il potenziamento delle linee interne Ascoli – Porto d’Ascoli, Civitanova – Albacina, Orte – Falconara. Il tratto da Falconara a Castelplanio sarà velocizzato oltre i 200 km/h, mentre lungo la costa è prevista una nuova linea.
Sul fronte dei porti, ha spiegato Goffi, sono stati attivati finanziamenti con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale per 170milioni di euro circa, soprattutto destinati al Porto di Ancona, ma anche a quelli di Pesaro e San Benedetto èermigliorare competitività e sicurezza. Previsto il rafforzamento ferroviario dell’interporto e una maggiore efficienza della stazione, oltre all’integrazione con aeroporto e porto, visto oltretutto che l’interporto ospiterà l’hub Amazon.
Per quanto riguarda le ciclovie l’obiettivo è quello di completare la ciclovia Adriatica e connetterla con le aree interne, non solo per finalità turistiche, ma anche per i marchigiani (spostamenti scuola e lavoro) specie nelle città pianeggianti come Civitanova Marche, Porto San Giorgio. Una ciclovia che sarà agganciata alla rete ferroviaria.