Ancona-Osimo

Un museo e palestre, sì nelle Marche al Piano dello Sport. Latini: «Pratica sportiva e salute binomio imprescindibile»

Il Piano regionale per la promozione della pratica sportiva e dello sport di cittadinanza è stato approvato. Critico il Pd

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ANCONA – Museo dello Sport, palestre della salute, impianti adeguati e green, accessibili ai disabili, e corsi universitari economico-manageriali, legali e culturali per la direzione tecnica e gestionale di organizzazioni sportive con la figura del manager sportivo. Sono alcuni degli interventi contenuti nel Piano regionale per la promozione della pratica sportiva e dello sport di cittadinanza, il documento con le linee di programmazione per il quinquennio 2021-2025, approvato ieri, martedì 8 marzo, in consiglio regionale. Un piano che muove i passi dal riconoscimento che «pratica sportiva e salute» sono un «binomio imprescindibile» come ha sottolineato l’assessora regionale con delega allo sport Giorgia Latini.

Il piano, che mette a disposizione oltre 8 milioni di euro, punta a innovare, rendere inclusivi e sostenibili gli impianti sportivi, per consentire alle fasce fragili della popolazione, come disabili e anziani, di praticare l’attività sportiva, con grande benefici in termini di integrazione sociale e psicofisici. Il documento rivolge poi grande attenzione ai giovani, avvalendosi dello sport quale strumento per contrastare abitudini e comportamenti che impattano negativamente sulla comunità e sulle famiglie, dal momento che la disciplina sportiva trasmette valori educativi, di solidarietà, uguaglianza, ed etici, cruciali per lo sviluppo delle nuove generazioni.

Giorgia Latini, assessore regionale all’Istruzione

«L’azione politica di questo anno di mandato, che ha coinciso con un tempo così difficile per il mondo dello sport, credo che abbia messo bene in luce la considerazione e le strategie che la Regione intende mettere in campo per lo sport», ha sottolineato l’assessora Latini nell’evidenziare che «il lavoro che abbiamo svolto e che ha portato alla definizione del Piano è stato compiuto in piena collaborazione con tutti i soggetti coinvolti e le premesse sono state poste durante la Conferenza dello sport e del tempo libero di luglio che si è riunita per la prima volta. In questa occasione – ha ricordato – abbiamo sottolineato il valore educativo, sociale, economico della pratica sportiva, che è anche un presidio importante per la nostra salute. Ora, attraverso il Piano, definiamo la direzione che insieme dobbiamo prendere e sono convinta che alla fine di questo percorso potremo guardare ai buoni risultati ottenuti. E, come ci insegnano i nostri atleti, potremo inseguire nuovi obiettivi».

Secondo Giorgia Latini, «va più che mai segnalata la necessità di fare entrare nella governance anche Sport e Salute come nuovo attore di riferimento, anche a livello a nazionale, con la stipula di un accordo con la Conferenza Stato-Regioni e, a livello regionale, con la delibera di Giunta che modifica la legge regionale 5 del 2012, su Sport e Tempo libero, inserendo Sport e Salute nel Comitato dello Sport».

Marche, nel dettaglio il Piano per lo Sport

Nel dettaglio, il Piano quinquennale punta a favorire la pratica sportiva e a promuovere attività di soggetti privati e pubblici; favorire l’attività motoria delle persone diversamente abili; promuovere la realizzazione di un sistema di impianti, attrezzature sportive e aree dedicate che siano ecocompatibili, nonché l’adeguamento delle strutture esistenti; integrare sistema sportivo e sistema scolastico attraverso l’interlocuzione privilegiata con l’Ufficio scolastico regionale e tramite progetti come “Marche in Movimento”; verificare infine la fattibilità di corsi universitari economico-manageriali, legali e culturali per la direzione tecnica e gestionale di organizzazioni sportive, prevedendo la figura professionale del manager sportivo.

La copertura finanziaria del Piano è d 4.165.000,00 euro, dei quali 890mila di partite correnti nel 2022, 1 milione di partite correnti nel 2023 e 2.275 mila di conto capitale nel 2023: degli 890 mila euro per il 2022, 240 mila euro sono destinati ad attività sportive per persone diversamente abili. A queste somme vanno integrati gli stanziamenti in conto capitale determinati dal Bilancio 2022-2024, pari a 2,4 milioni nell’annualità 2024. Recentemente sono state assegnate risorse statali per 1,5 milioni di euro per l’inclusione delle persone disabili, che assieme alla Consulta per la Disabilità e il Comitato Italiano Paralimpico Marche, insieme a Anci e Coni Marche, la Regione ha già deciso di destinare alle attività ludico-sportive ed ai servizi destinati alle persone con disabilità.

Nell’ambito delle risorse del Pnrr, l’assessore Latini ha chiarito che consentiranno «la riqualificazione energetica degli impianti sportivi, il potenziamento delle infrastrutture sportive a scuola, quindi interventi strutturali legati al mondo sportivo». Il Piano oltre a puntare sullo sport quale strumento d prevenzione di corretti stili di vita, con la prosecuzione delle iniziative nelle scuole come “Marche in Movimento”, promuove anche l’aggiornamento e l’implementazione del censimento degli impianti presenti sul territorio. Non solo, pone l’accento anche sul ruolo della Scuola regionale dello Sport del Coni Marche che cura la formazione degli operatori dello sport e l’aggiornamento di tecnici dirigenti e operatori sportivo per diffondere e innalzare il livello della cultura dello sport nelle Marche.

Carlo Ciccioli, capogruppo Fratelli d’Italia

A relazionare in aula per la maggioranza il capogruppo di Fratelli d’Italia Carlo Ciccioli, per la minoranza il consigliere Pd Andrea Biancani. Ciccioli ha sottolineato «la massima attenzione» posta dalla Giunta regionale «nella promozione e valorizzazione dello Sport per tutti i marchigiani da molteplici punti di vista: sociale, politiche giovanili, economico e turistico». «Per noi, la pratica sportiva regolare – ha detto – favorisce l’integrazione e l’inclusione fra tutte le fasce d’età; salute in quanto si ripercuote in positivo sul sistema sanitario regionale riducendo la sedentarietà e contribuendo a ridurre il rischio di particolari malattie croniche. E, attraverso un’opportuna promozione di eventi a caratura nazionale e internazionale, si implementeranno anche risvolti in campo economico e turistico. Dunque, favorire il connubio sport e turismo può diventare un eccezionale volano per agganciare nuovi target, in particolare le giovani generazioni, interessati a vivere l’esperienza del turismo sportivo, una combinazione di attività fisica, fruizione in modalità sostenibile dell’ambiente, delle strutture dell’ospitalità alberghiera ed extra-alberghiera della Regione».

Tra gli interventi previsti dal Piano Ciccioli ha ricordato il Museo dello Sport per le scolaresche, le “palestre della salute” per i marchigiani affetti da patologie croniche non trasmissibili stabilizzate (cardiopatici, broncopneumopatici, diabetici, nefropatici…) nello svolgimento di programmi di esercizio fisico prescritti dal medico.

Il gruppo consiliare della Lega Marche

Soddisfazione da parte del gruppo consiliare della Lega che evidenzia come il Piano veicoli «un messaggio importante: lo sport non è solo agonismo, ma salute, valori, socialità». «L’anima marchigiana e i valori sportivi hanno molto in comune: lavorare per ottenere successi e non cullarsi mai sugli allori facendosi trovare pronti da ogni sfida. Uno storico paradigma di vita che alcuni marchigiani hanno reso leggenda – scrivono in una nota stampa Biondi, Marinelli, Bilò, Antonini, Cancellieri, Marinangeli, Menghi e Serfilippi –. Basta guardare al Ct della Nazionale di Calcio, Roberto Mancini, appena confermato nel ruolo di testimonial delle Marche, all’oro olimpico di Gianmarco Tamberi o al medagliere della scherma jesina, agli scudetti del volley e del basket, ai titoli mondiali di Valentino Rossi. Sono esempi che dimostrano chiaramente non solo la vivacità della realtà sportiva marchigiana di cui dobbiamo essere orgogliosi, ma anche le sue grandi potenzialità. Il piano approvato oggi traduce in atti il dovere di supportarne lo sviluppo mettendo a disposizione le migliori opportunità che consentano letteralmente a tutti di partecipare ed ai talenti di sbocciare e crescere al meglio».

Il consigliere regionale del Pd Romani Carancini

Critico il Pd. Il consigliere regionale dem, Romano Carancini commenta così: «Sono del tutto fuori luogo i trionfalismi del centrodestra circa l’approvazione del Piano regionale per la promozione della pratica sportiva e dello sport di cittadinanza 2021-2025. Un Piano evanescente, che parla di tutto, manifestando intenzioni anche condivisibili, ma che alla fine, a dispetto di quanto sostenuto dall’assessora Giorgia Latini, non riesce a individuare né le priorità di intervento né le relative risorse, che in parte già ci sono e in parte arriveranno dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza».

Secondo l’esponente del Partito Democratico «si è persa dunque l’occasione di dare concretezza a un’idea di sport che non è solo attività fisica, ma anche strumento di crescita, inclusione e promozione sociale. Eppure sarebbe davvero bastato poco per dare un segnale di controtendenza rispetto al poco messo in campo dalla giunta regionale fin dal suo insediamento. Sarebbe stato sufficiente, per esempio, approvare l’ordine del giorno presentato da me insieme al gruppo del Partito Democratico e al Movimento 5 Stelle, che a fronte di una disponibilità di milioni di euro, chiedeva un impegno di 170 mila euro per il 2021, il 2022 e il 2023, volto a garantire i contributi per le associazioni e le società che si occupano di promuovere e realizzare attività sportive dedicate alle persone disabili. Contributi che, tra l’altro, sono sempre stati erogati fino al 2020 e che sono stati sospesi proprio dalla giunta Acquaroli nel 2021».

«A quanto pare – aggiunge – le risorse ci sono ma solo nelle parole dell’assessore e nella propaganda mediatica del giorno dopo di Ciccioli e soci, in quanto gli atti dicono l’esatto opposto e nel bilancio di previsione lo stanziamento dedicato è pari a zero. A tal proposito pur con grande rammarico, non può passare inosservato l’assordante silenzio della consigliera della Lega Anna Menghi, che nonostante il suo assiduo impegno nella difesa dei diritti dei disabili, non ha avuto il coraggio di osare un atto di disobbedienza e di prendere in aula una posizione diversa da quella “imposta” a tutta la maggioranza dal consigliere Ciccioli».

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