Ancona-Osimo

Marche, via al Piano triennale delle opere pubbliche: ecco gli interventi

L'Aula del Consiglio regionale ha approvato il piano triennale delle opere, che aumenta i finanziamenti di 27milioni e la modifica delle norme che regolano l'esercizio e il controllo degli impianti termici

Il consiglio regionale delle Marche
Il consiglio regionale delle Marche

ANCONA – Approvato l’aggiornamento del Piano triennale (2021-2023) delle opere pubbliche della Regione Marche. Il via libera alla proposta di atto ammnistrativo ad iniziativa della Giunta, nella seduta del Consiglio regionale di ieri con 20 voti a favore e 1 astenuto.

L’atto va ad inserire 9 interventi al programma approvato il 27 aprile scorso, aumentando i finanziamenti di circa 27 milioni di euro in un anno, superando così quota 124 milioni di euro. L’assessore regionale con delega alle Infrastrutture Francesco Baldelli ha affermato «stiamo costruendo una regione capace di realizzare opere strategiche come miglior strumento di sostegno all’economia e una regione che ha finalmente un progetto e una visione complessiva delle infrastrutture e delle opere ambientali».

Francesco Baldelli. assessore alle Infrastrutture Regione Marche

L’assessore parla di un piano che nelle intenzioni agirà da moltiplicatore di sviluppo economico e nel contempo consentirà la messa in sicurezza del territorio. Gli interventi toccheranno vari settori, dall’edilizia ospedaliera alle opere idrauliche sui corsi d’acqua, dalle ciclovie alla manutenzione del patrimonio regionale. 

«Al Piano Triennale abbiamo affiancato due importanti novità: la prima, già operativa, è il fondo progettazione pari a 5,65 milioni di euro, che la Regione ha stanziato dopo un’assenza nei bilanci regionali di oltre 10 anni, per farsi trovare pronti con progetti subito cantierabili al momento della disponibilità dei finanziamenti; la seconda novità è relativa al potenziamento del dipartimento Infrastrutture, Territorio e Protezione Civile, con un pool di tecnici a supporto dei comuni marchigiani per la progettazione e la realizzazione delle opere».

Gli interventi

Gli interventi riguarderanno lavori di manutenzione straordinaria presso l’immobile di viale del lavoro di Jesi per la trasformazione delle aule scolastiche in uffici, così da consentire il trasferimento dei dipendenti regionali del centro per l’impiego di Jesi (intervento da 300mila euro); la messa in sicurezza dai fenomeni franosi lungo un tratto della strada regionale dell’Eremo del Sasso – frazione Valleremita di Fabriano (340.970 euro); manutenzione straordinaria di un tratto del fiume Misa in prossimità dello stradone Misa nel Comune di Senigallia (170mila euro); sistemazione idraulica per la protezione sponda in erosione del tratto fluviale del fiume Foglia in località Cà Simeone in comune di Piandimeleto (150mila euro); interventi di ripristino e consolidamento Briglia di Valrea in Comune di Pergola (200mila euro); smaltimento amianto presente negli edifici da demolire nell’ambito della realizzazione della nuova struttura ospedaliera materno/infantile ad alta specializzazione “G. Salesi” in località Torrette nel Comune di Ancona (570.930 euro).

Accanto a questi altri 3 interventi fra i quali la regimazione idraulica del bacino del torrente Genica (ramo Santa Veneranda in Comune di Pesaro – 2° stralcio – 290mila euro): la realizzazione di un traliccio ad alta quota per esigenze della protezione civile regionale presso Monte Paganuccio a Cagli (135mila euro); la ristrutturazione e l’allestimento dei locali per il potenziamento della Server Farm di emergenza della protezione civile regionale a San Benedetto del Tronto (1.053.379 euro).

«Al Salesi – aggiunge l’assessore – siamo intervenuti nella rimozione dell’amianto per sbloccare rapidamente i lavori del cantiere del nosocomio regionale ed accorciare i tempi di realizzazione dell’importante infrastruttura al servizio della salute dei marchigiani».

Multiutility

Pierpaolo Borroni, consigliere regionale Fdi

Disco verde in Consiglio regionale anche per la proposta di legge per la modifica delle norme in materia di esercizio e controllo degli impianti termici degli edifici. Il via libera alla Pdl a iniziativa dei consiglieri Latini (Udc), Ciccioli e Baiocchi (FdI), Marcozzi (FI), Marinelli (Lega), Rossi (Civici Marche), con 18 voti a favore e 8 astenuti.

Il provvedimento, che modifica la normativa vigente, prevede che le imprese che si occupano di vendita, trasporto e distribuzione di energia elettrica e gas naturale possano ricorrere solo personale dipendente abilitato. Inoltre prevede l’istituzione, nel Comune di attività di un ufficio con personale dedicato in via esclusiva ai servizi di post-contatore.

«Abbiamo deciso di andare incontro alle legittime esigenze ed aspettative dei marchigiani in un tema molto sensibile come quello dalla crescente ed anomala concentrazione in mano a pochi operatori economici del mercato dei servizi dell’energia elettrica e del gas ,ha detto il consigliere di Fratelli d’Italia Pierpaolo Borroni, relatore di maggioranza del provvedimento.

«È cresciuto in maniera significativa il numero delle imprese che si occupano dell’erogazione di più servizi pubblici, le cosiddette “multiutility”, che esercitano, in alcuni casi, abusi di posizione dominante. Tale fenomeno produce danni significativi nel contesto marchigiano, caratterizzato da una capillare presenza di imprese artigiane che assicurano qualificati servizi sul territorio. Si tratta, in particolare, del danno ai consumatori e agli utenti, i quali vedono una riduzione della qualità dell’assistenza e della presenza della rete territoriale, nonché alle piccole imprese artigiane».

Anna Casini, consigliera regionale Pd

L’obiettivo è quello di garantire la tutela dei consumatori e degli utenti evitando che debbano rivolgersi in caso di disservizi «ai portali informatici e/o call center con complessità di accesso o, comunque, poco funzionali ad utenti anziani o con difficoltà di vario genere. In ultimo andiamo incontro alle legittime aspettative dei nostri bravi e competenti artigiani, contribuendo a salvaguardare le loro imprese».

Critica la consigliera del Pd Anna Casini che sottolinea il fatto che «dal punto della legittimità la norma non ci pare ammissibile e anche gli uffici hanno sollevato qualche dubbio».

Secondo l’esponente dei dem se da un lato il provvedimento sembra aiutare gli artigiani e venire incontro alle piccole comunità, prevedendo l’apertura di sedi sul territorio per le multiutility, dall’altro «nella prassi è impossibile che si possa adottare».

© riproduzione riservata