ANCONA – Piazza della Repubblica, la piazza del teatro delle Muse, è finalmente pronta per rifarsi il look. Sta per partire, infatti, la prima fase della gara di appalto per l’affido dei lavori della sua riqualificazione. La prima fase è prevista per il 28 gennaio e il progetto si basa sulla valorizzazione della funzione fisica di collegamento della città con il suo scalo storico, ma anche, e nella stessa misura, sulla volontà di ricucire le memorie storiche e il contemporaneo. L’intervento è uno dei principali impegni assunti dall’amministrazione Silvetti che intende restituire alla città una piazza completamente pedonale. Il progetto ha un costo complessivo di 2,1 milioni di euro. La rivisitazione della piazza era già e in parte cominciata la scorsa estate, anche in vista dello svolgimento del G7 Salute che proprio al teatro delle Muse prevedeva uno dei suoi eventi principali. Come spiega l’assessore ai lavori pubblici, Stefano Tombolini, piazza della Repubblica «potrà tornare ad essere il ponte principale di collegamento tra città e porto, e quindi anello di congiunzione tra il percorso centrale di corso Garibaldi e il fronte mare, lungo il quale è in fase di realizzazione un altro importante recupero, che collegherà l’Ancona contemporanea con il percorso archeologico dei monumenti e dei resti romani e medievali, fino a piazza Dante e poi, attraverso le risalite storiche, fino al Guasco-San Pietro».
La nuova piazza sarà dunque ridisegnata in maniera complessiva e armonica, per ridefinirla come elemento unitario e omogeneo, riconoscibile e centrale. Questo sarà reso possibile dallo sviluppo di una serie di dettagli architettonici e urbanistici, primi fra tutti una nuova pavimentazione capace di disegnare percorsi pedonali e carrabili contemporanei, una illuminazione che enfatizzerà gli spazi di stazionamento pedonale e di passaggio e gli edifici storici, ma anche una proposta di arredi di design che possano unificare e dare carattere al volto della piazza, e un percorso d’acqua che dall’ingresso allo scalo Vittorio Emanuele culminerà in una fontana all’ingresso del porto. Le percorrenze pedonali saranno riorganizzate, migliorate e aumentate. Saranno anche realizzati percorsi cosiddetti “tattilo-plantari”. La riorganizzazione della viabilità renderà esclusivamente pedonale lo spazio davanti al teatro storico, come avviene nella maggior parte delle città. La nuova piazza garantirà la permanenza delle funzioni già presenti, come le aree esterne dei bar, gli stalli per gli scooter, l’area taxi e gli accessi dei mezzi di consegna di scenografie e arredi teatrali e incentiverà la propria funzione aggregativa anche con nuove attività da svolgersi all’aperto.
La pavimentazione e gli arredi – L’analisi dell’archivio fotografico ha consentito di individuare i tipi di pavimentazione utilizzati nella storia e la tipologia di posa e, quindi, di rivisitare le soluzioni storiche in chiave contemporanea. I materiali principali saranno la pietra arenaria, la pietra d’Istria e la pietra di Apricena. Per evidenziare la trama storica saranno creati segni a terra attraverso fasce composte da lastre di pietra d’Istria bianco-avorio resa opaca. In alcuni punti la fascia a terra diventerà elemento tridimensionale creando sedute e punti di stazionamento lungo i percorsi e ai bordi della Piazza. Il progetto per la riqualificazione urbana è accompagnato da una proposta di arredi di design, pensati per armonizzare e unificare il volto della piazza. Nel dettaglio saranno presenti panchine e fioriere in conglomerato bianche e panchine rivestite in pietra d’Istria.
Fontana e linea d’acqua – Un ampio spazio lastricato che permette la percorrenza pedonale sullo scalo Vittorio Emanuele sarà segnato da una larga fascia in pietra d’Istria, traccia dell’edificato storico. Al centro della fascia, una linea d’acqua che, recita la relazione progettuale «si perde nell’orizzonte del Porto» e che terminerà in una fontana lineare confinata tra due setti in pietra.
La nuova illuminazione – I progettisti hanno pensato alla luce come componente integrante dell’arredo e delle nuove aree. L’illuminazione sarà di due tipi: il primo più visibile ed evocativo, il secondo più nascosto e funzionale. Si avranno quindi illuminazioni puntuali che enfatizzano gli spazi di maggiore stazionamento pedonale e raccontano i percorsi di passaggio e proiettori sotto le gronde degli edifici che circondano la piazza. Lampioni di design sono previsti in corrispondenza della fascia che evidenzia le tracce del costruito storico e accompagna la passeggiata dal corso al mare. Nella nuova area funzionale a fianco alla chiesa, le sedute circolari saranno arricchite dall’illuminazione lineare con profilo nascosto sotto seduta. È stato inoltre previsto un sistema di gestione smart per creare scenari di illuminazione personalizzabili a seconda delle occasioni.