ANCONA – Aveva picchiato un suo connazionale all’interno della sua abitazione ma era in detenzione domiciliare ed è finito in carcere a Montacuto. Si tratta di un trentacinquenne di origine pakistana cui ieri la Polizia di Stato della questura di Ancona ha eseguito la revoca della detenzione domiciliare e lo ha accompagnato in carcere, come disposto dall’autorità giudiziaria. L’uomo era detenuto a domicilio dal maggio scorso, per la precisione da quando era stato ammesso all’espiazione in regime di detenzione domiciliare nella sua residenza di Ancona della pena di anni 3, mesi 9 e giorni 28 scaturita da una sentenza divenuta definitiva nel luglio del 2021. L’uomo, infatti, risultava essere stato condannato dal tribunale di Busto Arsizio alla reclusione per il reato di favoreggiamento all’immigrazione clandestina e possesso di permesso di soggiorno e passaporto falsi commesso nell’agosto del 2020 all’aeroporto di Orio al Serio di Bergamo.
I primi giorni di agosto, però, la questura di Ancona ha deferito in stato di libertà il cittadino pakistano in quanto lo stesso s’era reso colpevole del reato di lesioni personali in concorso con un suo connazionale, lesioni che avrebbe procurato a un altro uomo pakistano a seguito di una lite avvenuta all’interno della sua abitazione. A seguito della segnalazione della questura, l’autorità giudiziaria ha quindi revocato la misura alternativa della detenzione domiciliare a carico del cittadino straniero, disponendo il suo accompagnamento in un istituto penitenziario per l’espiazione della pena residua: i poliziotti della questura dorica lo hanno raggiunto nella sua abitazione e, dopo le incombenze di rito, l’hanno condotto presso la casa circondariale di Ancona-Montacuto.