ANCONA – «C’è un aumento dei costi, non solo sulle opere del Pnrr, ma anche sulle altre opere che i Comuni, per fortuna, continuano a gestire perché le risorse del Pnrr, fortunatamente, sono aggiuntive rispetto alle risorse che spendiamo quotidianamente per opere pubbliche». Lo ha detto ai cronisti il presidente nazionale Anci, Antonio Decaro, sindaco di Bari, intervenuto oggi ad Ancona al Polo universitario di Montedago per l’Assemblea annuale di Anci Marche, guidata dalla sindaca di Ancona Valeria Mancinelli sul tema “Comuni oggi: problematiche, prospettive e azioni comuni per il presente e il futuro degli enti locali”. Presenti circa 160 sindaci marchigiani e il capo Dipartimento Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri Fabrizio Curcio.
Decaro, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano se fosse necessario aggiornare il Pnrr alla luce dell’inflazione, dei rincari e della crisi energetica, ha sottolineato che «l’aumento dei costi il governo lo ha messo al primo posto dei temi, perché rischiamo di cominciare ad avere alcune aziende che lasciano i cantieri». Secondo il presidente nazionale Anci «abbiamo da un lato una norma che ci ha permesso di poter modificare i contratti attraverso una sorta di variazione prezzi, dall’altro lato però stiamo chiedendo al governo di mettere ulteriori risorse perché rischiamo di non poter dare attuazione al Pnrr per le opere che ci sono state finanziate perché l’aumento dei costi ci impedirà di realizzarle compiutamente».
Decaro ha sottolineato che nell’ambito del Pnrr «il ruolo dei sindaci è un ruolo determinante: ci sono 40 miliardi di euro per gli enti locali» che storicamente «rappresentano il soggetto attuatore che contribuisce maggiormente alla spesa pubblica per investimenti nel nostro paese» e in tal senso ha ricordato che nel 2019 è stato speso il 25% di risorse per opere pubbliche.
«Abbiamo chiesto al governo di semplificare l’assegnazione delle risorse, di semplificare le procedure relative alla progettazione, alle autorizzazioni e alle gare, e sono arrivate anche opportunità di assunzioni in deroga ai paletti del 2009, con assunzioni specifiche, fino al 2026, per i progetti Pnrr».
Parlando della crisi umanitaria generata dal conflitto in Ucraina, Decaro ha spiegato che i Comuni sono stati in prima linea nell’assistenza, nel rapporto con le Prefetture: «Abbiamo avuto una lunga interlocuzione con il governo, con la Protezione civile e abbiamo messo a punto un sistema anche innovativo rispetto a quello tradizionale dove c’era partecipazione del terzo settore, delle Regioni. Abbiamo fatto accoglienza anche attraverso strutture ricettive con la figura del sindaco che si è occupata direttamente dei minori stranieri non accompagnati e ha fornito assistenza al resto delle persone che arrivavano nel nostro paese. Speriamo la guerra finisca il prima possibile».