ANCONA- Francesco Rubini è il candidato sindaco del movimento civico-politico Altra Idea di Città. Ventisette anni, praticante avvocato, è il candidato più giovane di questa competizione elettorale anche se alle spalle vanta già un’esperienza in Consiglio comunale. Negli ultimi cinque anni infatti, è stato capogruppo di Sel-Abc. Dopo l’intervista a Daniela Diomedi, candidata del Movimento 5 Stelle, e a Valeria Mancinelli, candidata del centrosinistra, è Francesco Rubini a rispondere alle domande di Centro Pagina.
Francesco Rubini, quali saranno le sue priorità?
«Quattro sono le nostre priorità una volta al governo della città. Innanzitutto avviare una rivoluzione del traffico e della viabilità che metta al centro le persone, la salute, la sostenibilità ambientale. Una città che ponga fine al dominio del traffico privato, della sosta selvaggia e dello smog. Una città che investa da subito nel trasporto pubblico locale, sul progetto della metropolitana di superficie a partire dalla riapertura della stazione marittima, sulla ciclabilità e sul potenziamento delle aree pedonali. Immaginiamo poi di lavorare da subito per fare di Ancona una città universitaria: servizi, alloggi, spazi auto-gestiti, locali e luoghi per fare intrattenimento e aggregazione. Università significa inoltre sviluppo di competenze ed eccellenze da mettere subito al centro del sistema produttivo di area vasta, per creare sviluppo economico ed occasioni di lavoro. Terza priorità: lotta al degrado e all’abbandono tramite un piano integrato che metta al centro la rigenerazione urbana degli immobili chiusi e abbandonati, la riqualificazione energetica e architettonica della città con il coinvolgimento delle migliori energie e competenze cittadine e la rimessa al centro delle periferie e delle frazioni come luoghi in cui riportare servizi, commercio al dettaglio, spazi di aggregazione. Infine, ma non per importanza, un impegno serio sul turismo a partire dalla valorizzazione del centro storico e della realizzazione del sentiero naturalistico Cardeto – Conero con riapertura degli accessi al mare e inserimento delle grotte nel patrimonio Unesco».
Cosa intende fare nei primi 100 giorni di mandato nel caso vincesse le elezioni?
«Il primo impegno è quello di costruire una giunta giovane e libera da condizionamenti esterni con deleghe mirate per il personale, il turismo, la partecipazione, i beni comuni e le politiche giovanile ed universitarie. Intendiamo poi lavorare da subito sul ciclo dei rifiuti per abbassare il peso della tari sulle famiglie anconetane introducendo un porta a porta spinto, una tariffazione puntuale ed istituendo un centro per il riuso. Altro impegno primario è quello su corsie preferenziali e cordoli per rendere il trasporto pubblico più efficiente ed efficace. Infine, la promozione entro l’estate di un festival per band emergenti dislocato tra i parchi verdi della città a partire da Cittadella, Forte Altavilla e parco di Posatora».
Un sogno per la sua città?
«Il sogno è fare di Ancona una città che guardi al futuro. Una città fondata su ambiente, qualità della vita, benessere e bellezza diffusa. Un luogo accogliente e solidale, una città che torni a conoscere e vivere le sue bellezze riscoprendo la sua identità di antica città di mare».