Ancona-Osimo

Assegnazione alloggi erp, Milani (Verdi): «Tombolini scopre l’acqua calda»

Secondo il consigliere comunale, il candidato sindaco del centrodestra per la sua proposta ha preso spunto da una mozione presentata dal gruppo consiliare dei Verdi lo scorso settembre

Il nuovo edificio Erap di via Flaminia
Il nuovo edificio Erap di via Flaminia

ANCONA- Piovono critiche per la proposta del candidato sindaco del centrodestra di assegnare le case popolari prima agli anconetani. Stefano Tombolini propone il criterio di proporzionalità e il criterio di anzianità di residenza per concedere gli alloggi di edilizia residenziale pubblica, privilegiando coloro che da anni sono a pieno titolo cittadini del capoluogo. I Verdi ricordano una loro mozione presentata in Consiglio comunale alcuni mesi fa, evidenziando come Tombolini abbia preso spunto dalla loro proposta.

«Il candidato a sindaco di Ancona per il centrodestra Stefano Tombolini scopre l’acqua calda. Oppure prende spunto da una nostra mozione sul Regolamento Comunale per l’assegnazione degli alloggi Erp depositata a settembre dell’anno scorso- commenta il consigliere Marcello Milani-. Il senso è il seguente: una equilibrata rimodulazione dei criteri di assegnazione che tengano conto, tra l’altro, del requisito di residenza e di svolgimento di attività lavorativa. Che questo principio sia stato gradito anche all’opposizione, tanto da farne una bandiera durante l’odierna campagna elettorale, ci riempie di “soddisfazione” perché vuol dire che abbiamo già dato inizio ad un percorso sensato. Noi vogliamo ribadire la necessità di non utilizzare altro suolo per l’edificazione di edifici, ad eccezione di quello previsto nel vigente piano regolatore. La crisi e il deterioramento delle condizioni economiche di molte famiglie impongono di adottare azioni diversificate per famiglie in evidente difficoltà, ma anche per alcune categorie appartenenti a ceti medi, come le giovani coppie o gli anziani».

Milani elenca poi le azioni del programma dei Verdi. «Per quel che concerne l’Edilizia Pubblica, realizzazione di bandi e graduatorie distinte per tipologie di bisogno riservando a ciascuna tipologia una quota di appartamenti (es., giovani coppie, nuclei familiari con persone anziane, max 1o2). Rimodulare i punti attribuiti a ciascun elemento dando maggiore peso a: anzianità di residenza nel Comune di Ancona e anzianità di presenza in graduatoria. Sviluppare iniziative su “Fascia grigia” e in particolare su giovani coppie con fasce di reddito che le rendono incompatibili con i tempi di attesa necessari per l’assegnazione di case popolari e tuttavia meritevoli di intervento (es., con l’ipotesi anche di ulteriori azioni, si può ipotizzare l’intervento con contratto di affitto a canone agevolato – come avviene per altri 1.300 locatari in città). Continuare il programma di autocostruzione e autorecupero; nei complessi di edilizia pubblica favorire regole certe di comportamento; procedere con la riqualificazione di Via Marchetti, Via Pergolesi e Via Maestri del lavoro anche in relazione ai progetti finanziati».

Critiche per la proposta di Tombolini anche da parte del candidato sindaco di Altra Idea di Città. «Tombolini non è civico e soprattutto non è libero. L’alleato ingombrante non ha tardato a imporsi. Tombolini sa bene che Ancona ha un enorme problema di sotto utilizzo del suo patrimonio immobiliare privato e pubblico, da recuperare all’uso abitativo sociale- dichiara Francesco Rubini-. Tanti edifici, troppi, sono abbandonati ed in degrado. Il mercato fermo nonostante un costante decremento dei prezzi ormai decennale. Quindi risulta chiaro a tutti, ed anche a Tombolini, che serve un ragionamento ed una azione straordinari e che il problema non può ridursi ad una mera questione di cittadinanza. Ma, vista la compagnia che si è scelto, Tombolini deve dedicarsi alla propaganda: contrapporre “anconetani” (con quale congruo pedigree?) e non anconetani (a loro volta divisi in sottocategorie?). Come può essere la sua proposta alternativa alla incuria, alle alienazioni (spesso non riuscite) in svendita ed ai cambi di destinazione d’uso in favore della speculazione e senza alcun vantaggio concreto per i cittadini? Non può».

La replica di Tombolini ai Verdi non è tardata ad arrivare. «Alla mia scoperta dell’acqua calda contrappongo una doccia fredda per i Verdi che si ritrovano a sostenere la nostra proposta di modifica della norma sull’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Della loro mozione, della quale dicono avremmo scimmiottato i contenuti, non si è mai hai parlato né discusso. Ciò nonostante i Verdi siano un gruppo di maggioranza non hanno mai avuto un ruolo di rilievo, tanto che il consigliere Milani si è ritrovato defenestrato dalla posizione di Presidente del Consiglio Comunale senza che nessuno abbia battuto ciglio – incalza il candidato sindaco del centrodestra-. Noi siamo contenti di ricevere il sostegno della proposta e dei principi della nostra coalizione, quella del “fare” perché del loro “dire” ne abbiamo abbastanza! Per il resto soltanto proposizioni elettorali; le solite ripetute per l’ennesima volta prive di concretezza e risultati. Invece di sottolineare che condividono la nostra rimodulazione di criteri Erp, chiedano alla Mancinelli e ai loro colleghi di maggioranza perché nulla è stato fatto in questi cinque anni del loro governo su questo tema e perché oggi si ritrovano a sostenere l’insostenibile. Questa è la vera domanda a cui dare risposta. Noi abbiamo già predisposto la “delibera” per la rimodulazione dei criteri di assegnazione degli alloggi ERP; sarà uno dei primi atti che metteremo in campo, sicuri oggi di avere una condivisione che supera i limiti della coalizione».