Ancona-Osimo

Ancona, sui tacchi per consegnare la Costituzione alla consigliera De Angelis

L'iniziativa di Francesco Rubini e Carlo Pesaresi prima del consiglio comunale. L'esponente di FdI aveva parlato dell’omosessualità come di un «peccato contro natura»

I tacchi di Francesco Rubini e Carlo Maria Pesaresi stamattina in consiglio comunale

ANCONA – Si mettono i tacchi e sui tacchi consegnano la Costituzione italiana alla consigliera Maria Grazia De Angelis. Così, con un fuori onda dei consiglieri Carlo Pesaresi e Francesco Rubini, è cominciato il consiglio comunale di stamattina (lunedì 21 ottobre), un gesto democratico e inatteso per esprimere il dissenso nei confronti delle frasi espresse nei giorni scorsi dalla consigliera di maggioranza. «In caso di guerra, gli uomini sono pronti» aveva riportato la consigliera De Angelis sui social a commento di un’immagine dove c’erano uomini sui tacchi. Un pensiero poi confermato dalla stessa De Angelis, che ha parlato dell’omosessualità come di un «peccato contro natura». Frasi stigmatizzate dalla comunità Lgbtqia per le quali l’opposizione ha chiesto le dimissioni della stessa consigliera. Stamattina il gesto di Pesaresi e Rubini, il primo con vistosi tacchi gialli, il secondo in nero, che hanno voluto consegnare la Costituzione alla consigliera e che hanno espresso il loro pensiero anche sui social.

«Stamattina in consiglio comunale con un gesto simbolico abbiamo deciso di indossare dei tacchi per dimostrare sostegno e solidarietà alla comunità e alle persone colpite dalle parole violente e ingiustificabili della consigliera De Angelis» ha detto Francesco Rubini. «Abbiamo anche consegnato alla consigliera De Angelis la carta costituzionale che lei calpesta continuamente con le sue dichiarazioni omofobe e contrarie ai diritti civili fondamentali», ha aggiunto Carlo Pesaresi.

«Con sprezzo del suo ruolo istituzionale, l’esponente di Fratelli d’Italia continua a pronunciarsi in modo offensivo nei confronti della comunità Lgbtqia – hanno poi scritto insieme Pesaresi e Rubini in una nota –. Nel suo cieco fondamentalismo religioso e reazionario, la consigliera auspica il ritorno a tempi in cui i diritti civili non erano ancora stati saldamente incisi nella nostra Carta costituzionale. La De Angelis non è nuova ad attacchi contro la comunità Lgbtqia o ad azioni che minano i diritti fondamentali delle donne (ricordiamo la campagna per una legge che imponga a chi vuole interrompere la gravidanza di ascoltare il battito del feto). Crediamo che questa ideologia da stato etico vada lasciata fuori dal consiglio comunale soprattutto in un periodo in cui pericolosamente incitazioni di ispirazione neofascista si riaffacciano nelle piazze e nelle affermazioni anche di esponenti di primo piano del centro destra. Ci auguriamo che la democratica aula del consiglio comunale sappia quanto prima porre un freno a tali segnali». La consigliera Maria Grazia De Angelis non ha replicato e l’ha presa con ironia, e poi è cominciato il consiglio comunale.