ANCONA – La notte dell’8 novembre partirà in via sperimentale il servizio notturno della polizia locale di Ancona. Ma le organizzazioni sindacali sottolineano il mancato confronto con il Comune. Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Sulpl, Sindacato unitario lavoratori polizia locale, hanno chiesto a più riprese al Comune di Ancona un confronto preventivo rispetto all’avvio del servizio notturno della polizia locale fortemente voluto dalla nuova amministrazione. Un confronto, sottolineano i sindacati, che il Comune si rende disponibile ad avere solo successivamente all’avvio del servizio previsto «sperimentalmente» per la notte tra l’8 e 9 novembre.
«Vanno chiarite le specifiche attività che verranno svolte nei servizi serale e notturno, le indicazioni operative e l’organizzazione di turno e pattuglie – dichiarano i sindacati –. Le condizioni di lavoro nelle ore notturne saranno diverse rispetto a quelle in cui si opera durante i turni diurni, per cui vanno previste casistiche di eventuale esonero dal servizio notturno e va definito un progetto per la formazione specifica del personale addetto alle pattuglie esterne e di quello impegnato nella centrale operativa». «Senza un confronto preventivo e l’adozione di misure organizzative ed economiche – chiudono i sindacati – si rischia di avviare un servizio non in grado di dare risposte a lavoratori e cittadini».
Entra nello specifico Giorgio Paterna, segretario generale Fp Cgil di Ancona, che ribadisce la necessità di un confronto proprio a causa delle differenze che esistono tra un servizio notturno e un normale lavoro di polizia locale svolto di giorno: «L’8 si avvierà questa fase sperimentale, ma la nostra preoccupazione è che si gestisca il turno notturno come quello diurno, pur essendo diverso per condizioni esterne, di conseguenza dovrebbe avere anche un’organizzazione interna diversa. E poi chi è chiamato a fare il servizio notturno esterno si troverà a collaborare con le forze dell’ordine già presenti sul territorio, è più probabile che si trovi a fare attività con elementi di rischio, tutto ciò che si fa di giorno non viene svolto di notte, la pattuglia ha funzioni diverse, durante la notte offre sicurezza ai cittadini. Quello che stiamo dicendo al Comune a più riprese è che per partire dovremmo discutere come viene gestito questo servizio con caratteristiche specifiche, così come il supporto di chi è in centrale che dovrebbe essere formato per questo scopo. Il Comune dice che è disponibile a confrontarsi ma la prima data utile è il 12 novembre, che è a breve, è vero, ma successiva alla sperimentazione che partirà, appunto, senza la giusta gestione. Siamo preoccupati».